In una situazione di crisi che investe fortemente l’intera Europa, che forse ha dei precedenti solo in quella del 1929, che iniziata negli Stati Uniti, dispiegava i suoi massimi effetti in Europa, deflagrando in Germania. Una crisi pericolosa che sfociò poi nella seconda guerra mondiale.
Con una situazione pericolosissima in Francia che vede l’estrema destra di Marine Le Pen prendere la maggioranza relativa in questa tornata elettorale, e, che potrebbe rappresentare una sorta di innesco di una fase difficile e destabilizzante per tutti i cittadini europei e non solo.
A fronte del forte successo di Matteo Renzi che rappresenterà finalmente l’Italia con la dignità che merita, ad Ischia il primo cittadino convoca il Consiglio Comunale non per individuare le giuste politiche per rilanciare una meta turistica in forte declino ma, per punire i “traditori”.
Chi pensa alle epurazioni è Giosi Ferrandino candidato al Parlamento europeo nella circoscrizione sud. Ma i meriti per poter pretendere l’elezione dove vanno ricercati? Nella capacità di organizzare
faide interne tese a fare e disfare giunte? Nell’organizzare un circolo dove è presente, al vertice, la sua stessa segretaria, pagata da noi tutti? Negli accordi e disaccordi, buoni indipendentemente dalle stagioni, con la parte politica “avversa”? Il nostro sindaco faccia un’autocritica partendo dal fatto che si sta confrontando con personaggi del calibro di Pino Arlacchi che ha ben altri meriti. E faccia finalmente un discorso, come ci si aspetterebbe, all’altezza di un politico che è stato candidato al Parlamento Europeo e non di un organizzatore di scorribande, a caccia di voti, nei territori della nostra regione.
In ogni caso la sconfitta di Ischia rappresenta il termometro del grado di disaffezione dei nostri concittadini verso il sindaco e un marchio che mai potrà essere cancellato. Oggi, più che mai Giosi
Ferrandino è un sindaco “sfiduciato” dall’opinione pubblica e non più gradito alla popolazione del comune di Ischia e di tutta l’isola.
Il consiglio comunale di mercoledì non è stato altro che un tentativo da parte di Giosi Ferrandino di scaricare su altri la sua personale ed unica responsabilità di aver preso pochi voti cioè di aver subito una sonora sconfitta.