La Cassazione ha dato il via libera al referendum per l’abrogazione dell’autonomia differenziata, dichiarando legittima la richiesta di abrogazione totale della legge Calderoli. L’ordinanza della Suprema Corte arriva dopo il pronunciamento della Consulta, che aveva considerato illegittime alcune disposizioni del testo legislativo. La decisione finale spetta ora alla Corte Costituzionale. La Cassazione ha respinto il quesito per l’abrogazione parziale presentato dai consigli regionali. La Consulta ha affermato che il regionalismo è un’esigenza insopprimibile della società, ma spetta al Parlamento comporre la complessità del pluralismo istituzionale. La Cassazione ha ribadito che materie come ambiente, energia, trasporti e commercio estero sono competenze centrali dello Stato e non possono essere trasferite alle regioni. Il referendum rappresenta un’opportunità per i cittadini di esprimersi su una riforma che, secondo i critici, aumenta le disuguaglianze tra i territori e indebolisce l’unità nazionale. La decisione della Cassazione è stata accolta positivamente da diverse forze politiche e sindacali, che vedono nel referendum una possibilità di fermare una legge considerata ingiusta. La Corte Costituzionale si pronuncerà sull’ammissibilità totale del referendum a gennaio.
