CASERMA DEI CARABINIERI: LA STRUTTURA DI FORIO NON E’INAGIBILE
La richiesta di rettifica di un lettore
Spett. quotidiano il golfo,
Vi scrivo in nome e per conto dell’Ing. Guglielmo D’Ascia , comproprietario dell’immobile sito in Forio Via M. verde locato alla Prefettura di Napoli , Accasermamento Carabinieri e destinato a caserma dei Carabinieri di Forio per contestare gli articoli a firma di Vincenzo Savarese e di Gino Barbieri ( quest’ultimo pubblicato il 19.11.2013 u.s. ) contenenti informazioni false e dannose per il mio Cliente.
Smentisco assolutamente sia la circostanza che l’immobile sarebbe pericolante , sia quella che i proprietari ne avrebbero chiesto il rilascio.
La volontà di trasferire la stazione di Forio a Casamicciola , invece , deriva dall’attuale situazione economica italiana in generale e della Prefettura di Napoli in particolare , che non ha risorse sufficienti per pagare i fitti.
Ribadisco che l’immobile non è affatto pericolante anche perchè sino ad oggi è ancora occupato dai Carabinieri ed abitato dall’attuale Maresciallo. Vi invito , pertanto , a volere pubblicare la presente rettifica con lo stesso risalto dato agli articoli contestati , come per legge; riservando al mio Cliente ogni tutela. In attesa di un cortese riscontro , con l’occasione , invio i migliori saluti.
Forio, 21.11.2013
Avv. Luigi Antonio Miragliuolo
LA NOSTRA RISPOSTA
In riferimento alla sua, preciso che gli articoli a firma di Vincenzo Savarese e di Gino Barbieri sono stati focalizzati non sull’aspetto tecnico dell’immobile bensì sul disagio in cui viene a trovarsi la cittadinanza foriana. Il dato riguardante l’aspetto strutturale dell’immobile è prettamente secondario e marginale per cui viene riportato così come amplificato dalla piazza. Tant’è che nel suo articolo Gino Barbieri inserisce il vocabolo tra virgolette proprio per rendere chiaro che il termine non andava inteso nella sua accezione più stretta. Anche a me i carabinieri della locale stazione di forio avevano riferito di problemi strutturali. Tuttavia accettiamo il chiarimento nulla eddebitando ai nostri collaboratori.
ENRICO BUONO