Marevivo lancia una petizione su Change.org per chiedere ai Comuni di Capri e Anacapri, alla Direzione Marittima di Napoli, all’Ufficio Circondariale Marittimo di Capri, al RAM (Reparto Protezione Ambientale del Corpo delle Capitanerie di Porto) di intraprendere azioni urgenti per salvaguardare l’ecosistema marino di Capri, nell’attesa che l’isola diventi Area Marina Protetta.
Nonostante Marevivo si batta da oltre 30 anni per l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Capri, in un percorso complesso e difficile finalmente condiviso dalle comunità dell’isola azzurra, gli emendamenti che avrebbero avviato l’iter istitutivo non sono stati inseriti nella legge di bilancio 2020. Nel frattempo, l’associazione si appella ai cittadini affinché chiedano alle istituzioni locali di mettere in atto misure urgenti, immediatamente applicabili per la salvaguardia dell’isola. Infatti, il notevole e costante aumento, in questi ultimi anni, di imbarcazioni che affollano il mare dell’isola, crea disagi alla balneazione e inquina il delicato sistema marino. Le azioni individuate dall’associazione, in collaborazione con CapriExcellence, Federalberghi Capri, Forum dei Giovani dell’Isola di Capri, Legambiente Capri, Tavolo del Mare e Yacth Club Capri sono le seguenti:
– la riduzione della velocità di navigazione per tutti i natanti,privati e pubblici, a 6 nodi nella zona di mare fissata in 500 metri dalle coste alte o a picco e 1000 metri dalle spiagge, allo scopo di non arrecare disturbo all’attività di balneazione;
– l’allargamento dei campi boe nelle baie di Marina Piccola e Marina Grande per preservare le zone di mare riservate alla balneazione;
– la chiusura al traffico a motore di alcune grotte quali due ricadenti nel Comune di Capri (Grotta Bianca e Grotta dei Pescatori) e due nel Comune di Anacapri (Grotta Verde e Grotta dei Santi).