Una casa per le famiglie sfollate di Bagnoli. La Caritas Diocesana di Pozzuoli lancia un appello rivolto ai proprietari di appartamenti privati dell’area flegrea. L’invito parte in seguito all’incontro del Tavolo interistituzionale convocato dal Prefetto di Napoli, Michele Di Bari. La riunione si è svolta mercoledì scorso al Palazzo di Governo alla presenza dei rappresentati del Comune di Napoli, della Protezione Civile, dei rappresentanti delle associazioni di categoria e del comitato Assemblea Popolare di Bagnoli e dei Campi Flegrei. La Diocesi di Pozzuoli era presente – su delega del vescovo Carlo Villano – con la Caritas Diocesana rappresentata dal direttore padre Giuseppe Carulli.
“Abbiamo partecipato all’incontro – dichiara padre Giuseppe Carulli – e su indicazioni del nostro vescovo, rivolgiamo un appello ai proprietari dell’area flegrea affinché mettano a disposizione delle famiglie sfollate i loro appartamenti. Si tratta di una sistemazione provvisoria, accompagnata da un sostegno economico da parte del Comune di Napoli. Le famiglie colpite dalle scosse del marzo scorso sono una decina e potranno beneficiare di un contributo di autonoma sistemazione: si va da un minimo di 400 euro per un solo componente a cifre maggiori in base al nucleo familiare e alla presenza di persone con più di 65 anni o con disabilità. La misura di aiuto prevista dal Comune comprende vantaggi anche per i proprietari che locheranno con canone concordato fino a 18 mesi: per esempio, sono previste agevolazioni sull’IMU. Purtroppo abbiamo constatato che molti proprietari di case nell’area flegrea stanno aumentando sensibilmente i canoni di locazione. Facciamo appello a coloro i quali vogliano essere sensibili nei confronti della comunità: chiediamo un gesto di solidarietà nei confronti di queste famiglie. Per conoscenza diretta possiamo dire che si tratta di lavoratori, spesso anche proprietari di appartamenti, che hanno urgente necessità di trovare un alloggio temporaneo a Bagnoli e dintorni perché per motivi familiari e lavorativi non possono allontanarsi. Si tratta di famiglie che fino ad oggi sono state ospitate in alberghi ma i loro appartamenti risultano ancora inagibili e la vita in albergo non è agevole. Quello che chiediamo, insieme ai Comitati e agli enti coinvolti dalla Prefettura, è che venga attivata una rete di solidarietà e di responsabilità”.
Conclude padre Carulli: “l’ultimo decreto ministeriale sul Bradisismo prevede interventi per la messa in sicurezza degli edifici colpiti dal sisma. Noi auspichiamo che i tempi siano rapidi e che queste famiglie possano ritornare nelle loro case e tra i loro affetti. Da mesi seguiamo, attraverso i sacerdoti e le nostre Caritas parrocchiali di Bagnoli e Pozzuoli, quanto sta accadendo. Siamo stati accanto alle famiglie sfollate fin dalle prime ore dopo l’evacuazione. Insieme al nostro vescovo Carlo Villano stiamo seguendo l’evolversi della situazione sismica mettendo a disposizione le nostre risorse a favore della popolazione”.