NAPOLI – Un calo del 10% a settembre ed addirittura del 25-30% nella prima metà di ottobre : questo l’andamento catastrofico delle vendite al dettaglio di abbigliamento e calzature, che ha indotto il Consiglio Direttivo di Federmoda-Confcommercio Campania a riunirsi d’urgenza per individuare le proposte più idonee per aiutare il settore a fronteggiare una crisi sempre più pesante, considerando anche l’andamento non positivo dei saldi estiviA causa delle temperature quasi estive che si registrano ancora in questi giorni, si rischia di vendere tardi i capi invernali, quasi a ridosso del periodo tradizionale dei saldi.
Il crollo delle vendite, causato anche dalla riduzione del potere d’acquisto dei consumatori, mette a rischio di chiusura entro il prossimo gennaio almeno 2.000 sui 15.000 negozi di abbigliamento e calzature della Campania.
Perciò il Direttivo Federmoda Campania, in linea con quanto proposto dai colleghi di altre Regioni, chiede di posticipare l’inizio dei Saldi invernali al 1 febbraio e di quelli estivi al 1 agosto, e farà richiesta alla Regione Campania perché sostenga, nella Conferenza delle Regioni, la necessità dello spostamento e di una data unica di inizio dei Saldi a livello nazionale.
Federmoda-Confcommercio Campania sosterrà con forza l’iniziativa di Federmoda nazionale in favore di un accordo di filiera con i produttori per prorogare le scadenze dei pagamenti autunnali. Occorre inoltre un intervento governativo sulla riduzione dei costi di locazione al fine di alleviare la pressione finanziaria e una tassazione meno invasiva, prevedendo la riduzione dell’IVA al 10% sui prodotti di moda ed in particolare su quelli made in Italy e sostenibili, ed un abbattimento della tassazione sulle rimanenze di magazzino.