CAMPANIA. GIOVANE LUPO SALVATO E RIMESSO IN LIBERTA’: ERA INTRAPPOLATO IN UN LACCIO METALLICO DEI BRACCONIERI

Sta bene e i giorni scorsi è stato rilasciato in natura, in un’area del Parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e Alburni, un esemplare di lupo (Canis lupus italicus Altobello, 1921). L’esemplare è stato curato presso il Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) “Federico II” presso il Presidio Veterinario ASL Napoli 1 Centro.
Il lupo, maschio di circa 2 anni, era stato rinvenuto dai Carabinieri del Reparto Parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e Alburni in una zona ricadente all’interno dell’area protetta, intrappolato in un “laccio metallico” presumibilmente posizionato da bracconieri. Immediatamente il lupo è stato trasportato, tramite i Servizi Veterinari dell’ASL di Salerno, allertati dai Carabinieri, presso il Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) “Federico II” – Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali con sede operativa presso il Presidio Veterinario ASL Napoli 1 Centro, dove è giunto stremato ed in stato di shock a causa della lunga condizione di immobilità forzata, con ferite lacero contuse, presumibilmente causate dallo sforzo esercitato nel tentativo di liberarsi. Qui ha ricevuto cure medicoveterinarie specialistiche che gli hanno permesso il completo recupero clinico. Infatti dopo un lungo ed impegnativo percorso riabilitativo e i dovuti approfondimenti diagnostici, incluse indagini genetiche che hanno confermato l’appartenenza alla popolazione selvatica (Canis lupus italicus Altobello, 1921), il lupo ha ripreso a correre sulle sue zampe, ritrovando la libertà.


IL QUADRO NORMATIVO ED IL RUOLO DELLA FAUNA SELVATICA
La legge 157/92, che norma la gestione della fauna selvatica in Italia, delega alle Regioni il compito di disciplinarne il soccorso e la detenzione ai fini del rilascio. In Regione Campania la gestione della fauna selvatica è disciplinata dalla L.R. 26/2012 e s.m.i.. Con Decreto Dirigenziale n. 94 del 06.05.2010 viene istituito in Regione Campania il primo Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali – Università di Napoli Federico II, con sede operativa presso il Presidio Ospedaliero Veterinario dell’ASL Napoli 1 Centro, struttura specializzata nell’erogazione di prestazioni sanitarie di elevata complessità. Il C.RA.S. “Federico II” di Napoli opera, nell’ambito delle sue attività, in sinergia con il Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria (C.R.I.U.V.), istituito dalla Giunta Regionale della Campania con la delibera n. 1940 del 30/12/2009 quale strumento operativo di approfondimento ed analisi del rischio in materia di igiene urbana veterinaria. Il C.R.I.U.V. ha tra gli obiettivi lo sviluppo di modelli di gestione del rischio legato alla presenza, negli agglomerati urbani, di animali sinantropici e la messa a punto di strategie eco-epidemiologiche applicabili in tutte le AA.SS.LL. della Regione utilizzando gli animali come sentinelle ambientali. Lo scopo del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) è quello di reintrodurre in natura la fauna selvatica, qualora ne sussistano le condizioni, a seguito del ricovero, della cura con prestazioni assistenziali di elevata specialità (clinica, chirurgica e diagnostica) e della riabilitazione effettuata presso il centro. Fondamentale è, inoltre, il ruolo di monitoraggio del territorio che assume il CRAS, in quanto la fauna rappresenta un ottimo bio-indicatore in grado di fornire rilevanti informazioni sulle condizioni sanitarie dell’ambiente in cui vivono gli animali.

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