CAMPANIA. AREE DEMANIALI CON FINALITA’ TURISTICHE, COINVOLTI 60 COMUNI

0
120

La Campania approva il Piano di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo con finalità turistico-ricreative: coinvolti 60 Comuni e 500km di coste. La Regione Campania, nell’ambito delle Strategie di Sviluppo Territoriale e coerentemente con i Masterplan del litorale campano, ha adottato il Piano di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo con finalità turistico-ricreative.

Si tratta di un provvedimento di rilievo che riguarda circa 500km di coste ed interessa fortemente le isole del Golfo di Napoli, che in totale rappresentano 9 dei 60 Comuni campani affacciati sul mare. Un tema, quello dell’utilizzo delle aree demaniali, di forte attualità e discusso nei livelli istituzionali europei, nazionali e locali. Ma non solo. L’attenzione è alta anche da parte delle sigle di rappresentanza del mondo balneare. Il
nuovo Puad della Regione Campania, in particolare, è volto a disciplinare le modalità di esercizio
delle funzioni dei Comuni preposti al rilascio, al rinnovo e alle variazioni delle concessioni
demaniali marittime nell’ambito territoriale campano, in vista dell’imminente riforma nazionale
del settore avviata dalla legge sulla concorrenza. Gli aspetti più rilevanti della disciplina introdotta
dal Puad sono: 1) La definizione dei contenuti del Piano Attuativo di Utilizzazione delle Aree del
Demanio marittimo che devono elaborare i Comuni costieri; 2) La previsione di aree di libera e
gratuita fruizione nella misura non inferiore al 30% della lunghezza degli arenili e del 30% delle
altre superfici demaniali utilizzabili a fini di balneazione; 3) La definizione dei requisiti per la
classificazione degli stabilimenti balneari (da 1 a 4 stelle).. <<Il Puad – come ha spiegato ai
microfoni di Teleischia Bruno Discepolo, assessore della Regione Campania con deleghe
Governo del Territorio ed Urbanistica, – definisce l’appartenenza dei Comuni costieri campani
dedicati alla balneazione alle categorie che una legge statale definisce di alta o media valenza
turistica. Il primo compito della Regione attraverso il Puad è classificare i tratti della costa
campana in relazione anche ai canoni versati allo Stato. In secondo luogo il provvedimento detta
delle regole per quanto riguarda la definizione dei piani che i singoli Comuni costieri, in
attuazione del Puad, devono redigere per disciplinare le attività dei tratti dati in concessone e per
le zone dedicate alla balneazione libera. Un provvedimento importante – chiude l’esponente di
Palazzo Santa Lucia – che riguarda un’economia di rilievo quale il turismo ed allo stesso tempo
pure la salvaguardia dell’ambiente>>. Ora è attiva una fase di consultazione e confronto con gli
enti locali, gli operatori, le associazioni e tutti gli attori coinvolti. Entro il 6 marzo 2023, infatti,
alla Direzione Generale Governo per il Territorio, possono pervenire le osservazioni al Piano.
Queste dovranno essere inviate tramite Posta Elettronica Certificata avente ad oggetto:
“Osservazione al PUAD adottato con Delibera di Giunta Regionale del 20.12.2022, n. 712”
all’indirizzo PEC: dg.500900@pec.regione.campania.it.