“Cinque anni di governo per rimettere in piedi la regione campania dopo gli anni di bassolino”: così ha esordito stefano caldoro, nel suo discorso ad ischia per la campagna elettorale in vista del voto di domenica prossima. Poi, ad elencare i risultati, partendo dal settore sanità. Sulla vicenda trasporti, caldoro non ha avuto dubbi: “come lo dobbiamo spiegare che è il governo che ci ha tagliato i fondi nel comparto fino al 45%?”.
E quindi, il riferimento alle dolenti note locali: “Air che è una società sana, presto assorbirà l’Eav”, e l’amministratore Polese, seduto in pima fila accanto e Cesaro, annuiva. “Poi arriveranno a breve gli autobus necessari per l’esercizio sull’isola”, ma qui sui numeri e sulle date, molto ravvicinate, preferiamo un prudente “omissis”…Si infiamma la platea, quando in coro e rossi in volto, caldoro – incalzato da de siano – sostengono: “sull’isola d’ischia si tornerà a breve ad una società che gestirà autonomamente il servizio, come un tempo…”, e giù l’applauso quasi liberatorio anche dei tanti dipendenti presenti in sala. Per mare, non c’è dubbio: “il processo di privatizzazione della caremar sarà presto completato”.
Ma caldoro cala l’asso, nel momento in cui parla di fondi europei, distribuiti anche sull’isola d’ischia: “A parte i banchi in qualche scuola, non c’è comune su quest’isola che non ha avuto finanziato un progetto di opera pubblica finanziata con fondi europei…” fino a citare “i due depuratori di ischia…”
Ma, all’esterno del bar calise di ischia, sotto la pioggia intermittente, sventolano i cartelli in difesa dei 9 ospiti della villa stefania, andata a fuoco qualche giorno fa; a domanda precisa, caldoro replica: “Abbiamo affrontato il problema della salute mentale, abbiamo parlato con alcuni di loro, con il commissario dell’asl stiamo studiando soluzioni sull’isola…”