CALCIO A 5 – VERGOGNA A POZZUOLI! INSULTI RAZZISTI PER ACATRINEI:” MI HANNO DETTO DI TUTTO”

Quella che vi stiamo per raccontare è una di quelle storie di cui non vorremmo mai parlare. Nella fattispecie, si tratta di un’intervista alle cui risposte del protagonista non si può far altro che restare indignati e senza parole. Catalin Acatrinei, per tutti “Mich”, è un calcettista romeno che non ha bisogno di presentazioni sulla nostra isola. Da anni gira nel mondo del calcio a 5 ischitano, pivot di esperienza (all’occorrenza anche laterale) e sicuramente di altra categoria. Da due anni veste la maglia della Futsal Ischia, dopo aver giocato a calcio a 5 e a calcio a 11 tra serie B e serie C in Romania. Siamo venuti a conoscenza in settimana di quanto accaduto nel corso dell’ultima gara della Futsal Ischia con il Real Pozzuoli in trasferta e non abbiamo potuto non ascoltare cosa avesse da dirci il giocatore gialloblu. Una gara spettacolare – quella tra Real Pozzuoli e Futsal Ischia – per come è stata giocata da entrambe le compagini, che però sarà ricordata in maniera negativa per altri avvenimenti che hanno sconvolto “Mich” e tutti i suoi compagni, testimoni dell’accaduto.

Acatrinei, sei visibilmente arrabbiato. Cos’è successo?

Più che arrabbiato sono stanco. Sabato scorso, in occasione della partita con il Pozzuoli, mi sono ritrovato per l’ennesima volta a dover subire insulti razzisti. E non tanto dal pubblico, quanto dai giocatori ed è proprio questa la cosa  grave. A me è già capitato in passato e succede quasi ad ogni partita. Ricorderete l’episodio che mi vide coinvolto qualche anno fa a Fiaiano quando abbandonammo il campo a partita in corso. Rimpiango di non averlo fatto anche questa volta.

Perchè questa volta sei rimasto così shockato e non hai fatto finta di nulla come altre volte?

Mi rendo conto che è difficile crederci, ma di sicuro non mi inventerei così, dal nulla, quello che sto per raccontare. In occasione del calcio di rigore che c’ è stato concesso sabato scorso, mentre sistemavo il pallone sul dischetto sono venuti due-tre giocatori vicino a me e hanno cominciato a insultarmi dicendomi di tutto, “siete una razza di merda”, “rumeno di merda”, “cane sporco” e tanto altro. Hanno sentito tutto anche Gigi (Lubrano, ndr) ed Enrico (Di Meglio) che erano vicino a me e loro stessi dopo la partita dicevvano di non credere a quello che avevano sentito poco prima, erano sconvolti.  Anche l’arbitro era lì e ha sentito tutto, io gli chiedevo se stesse sentendo e lui annuiva, ma non ha preso alcun tipo di provvedimento. Non è finita qui, qualche secondo dopo si è avvicinato anche il portiere dandomi uno schiaffetto dietro la testa e dicendomi pure lui “rumeno di merda”.  Non è la prima volta che mi capitano episodi del genere, ma in questo caso hanno proprio esagerato.

C’era già stato qualche screzio in passato?

Assolutamente si. Tutto è iniziato nella finale play-off per salire in serie C dove affrontammo proprio il Real Pozzuoli. Tutti ricorderete che fui espulso e la motivazione in realtà mi è ancora poco chiara. Anche in quel caso mi insultarono per tutta la partita e quando io segnai il 2-0 per pensai di difendermi andando a dirgli due parole e passai dalla ragione al torto. Queste cose capitano, però poi tutto deve restare in campo. Ed invece questi personaggi, dopo due anni, continuano ancora. E’ già successo in Coppa, sono venuti da noi e mi hanno insultato, siamo andati da loro e mi hanno insultato. Negli spogliatoi venne il capitano e mi ricordò quello che era successo due anni fai. Io gli risposi: “Adesso hai vinto, cosa vuoi”? Pensavo fosse finita finalmente ed invece, in campionato, hanno fatto la stessa cosa, anzi, ancora più grave. Io mi sono stufato, sto pensando seriamente di non giocare più.

Addirittura…

Certo. Anche perchè io amo questo sport, mi piace divertirmi e giocare a calcio. Ma questo non è sport, nello sport giocano neri, bianchi, italiani, rumeni, brasiliani, quello che è. Si gioca a calcio e basta. Questa gente deve smetterla, questo è il motivo del mio sfogo. Io non voglio fare chissà cosa, voglio solo che queste persone capiscano che lo sport significa sfidarsi, magari anche litigare in campo, però poi chiarire euscire insieme dal rettangolo di gioco. Io spero che anche la nostra società faccia qualcosa, perchè il problema non è solo mio. Un domani, se ci saranno altri stranieri, avranno altri problemi. Pretendo rispetto da parte di tutti.

Quindi cosa farai?

Mi aspetto semplicemente che la società mi stia vicina così come sta facendo. Io ho chiesto a loro di fare questa intervista perchè la gente deve sapere, affinché capisca che certe cose ormai sono superate. Mi auguro di non trovarmi più in queste situazioni, altrimenti questa volta me ne andrò per sempre dal campo.

 

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