Come preannunciato, quest’anno nelle festività natalizie saranno di molto ridotte le corse di autobus dell’Eav, anche sulle isole di Ischia e Procida.
La novità di quest’anno: i giorni 25 e 26 dicembre ed 1 gennaio il servizio sarà completamente fermo.
Nei giorni della vigilia, il 24 ed il 31 dicembre, le ultime partenze dal capolinea di Ischia ci saranno tra le 17.30 e le 19. Le ultime circolari partiranno alle ore 18.
A Procida le ultime partenze ci saranno tra le 18.50 e le 19.20.
“Le recenti disposizioni emanate dal governo nazionale e regionale – commenta l’Eav – impongono forti limitazioni alla mobilità in particolare nei giorni festivi dal 20 Dicembre al 6 Gennaio.
Per tali motivi tutti i servizi ferroviari, su tutte le linee aziendali, vengono soppressi nei giorni 25 e 26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021.
Allo stesso modo e nelle stesse giornate sono sospesi anche i servizi automobilistici su tutte le linee gestite da EAV.
Vengono istituiti servizi automobilistici sostitutivi su prenotazione mentre per gli operatori sanitari è predisposto un servizio dedicato individuale a chiamata, sia su terraferma che per l’isola di Ischia.
I rappresentanti aziendali evidenziano che le disposizione aziendali in oggetto sono innanzitutto coerenti con le ordinanze regionali e nazionali in materia di mobilità. Fanno rilevare che nell’ambito delle corrette relazioni industriali, cosi come auspicato la Commissione di Garanzia, Eav ha sempre assolutamente condiviso tutte le iniziative che impattano sull’organizzazione del lavoro o che abbiano ripercussioni sui lavoratori. E’ evidente che la produzione dei servizi che si basa sulle richieste della Regione o degli enti preposti, non è assolutamente oggetto di trattativa sindacale ma segue la banalissima logica del mercato che tende ad incrociare domanda e offerta, pertanto resta esclusiva prerogativa della società Eav che ha in pieno la responsabilità del bilancio economico. Nessun danno economico viene posto a carico de lavoratori”.
Verrebbe innanzitutto da obiettare che le disposizioni aziendali non sono “innanzitutto coerenti”, ma “soprattutto coerenti” con le disposizioni nazionali e regionali, e che quindi non tengono in nessun conto delle esigenze di mobilità delle popolazioni, soprattutto quelle dei pochi lavoratori che avranno la necessità di spostarsi nei giorni di stop, benchè “rossi”.
La società poi si difende, cercando di condividere le scelte con le organizzazioni sindacali, “nell’ambito delle corrette relazioni indutriali”. E a conferma di tutto ciò, ribadisce che “tutte le iniziative non hanno ripercussioni sui lavoratori”, “a carico dei quali non viene posto alcun danno economico”.
Ma più avanti la stessa azienda chiarisce ancora meglio che “la produzione dei servizi non è assolutamente oggetto di trattativa sindacale ma segue la banalissima logica del mercato”.
E siccome nei giorni di festa la gente in giro è di numero inferiore, si fermano le corse, perchè “incrociando domanda ed offerta”, l’Eav ha la prerogativa esclusiva di scegliere, viste “le responsabilità del bilancio economico”.
Dunque in sintesi: il servizio automobilistico dell’Eav non risponde a logiche di servizio pubblico, teso a salvaguardare le esigenze delle popolazioni-utenti, bensì va avanti come qualsiasi azienda privata, legittimata a guardare più ai profitti riducendo le spese inutili o improduttive.
Di questo, dovrebbero farsi carico i sindaci e la stessa Regione, proprietaria dell’Eav srl….