Bruno Basentini

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    Il nostro personaggio di oggi nasce a Potenza il 24 novembre del 1943, ma ormai è considerato ischitano a tutti gli effetti. Vive sull’isola da 40 anni , fin dal 1973.
    Nel 1970 sposa Rosa . Dal matrimonio nascono 2 figli : Roberta e Mario.
    Nonostante i molteplici impegni riesce sempre a ricavare tempo per praticare dello sport e seguendo i principi degli antichi romani -otium e negotium- coltiva gli studi e infatti si laurea in lettere.
    Fino al 1992 Bruno Basentini è genaral manager prima e amministratore delegato poi, della Cabal hotel- gruppo alberghiero che faceva capo ad Antonio Baldi e Giancarlo Carriero. Nel 2004 fonda il tour operator “Saba regina di viaggi” .
    Basentini è particolarmente attivo nell’affrontare le problematiche nel settore del turismo. Infatti ha ricoperto varie cariche: consigliere nazionale di federterme , membro della giunta federturismo , vicepresidente ischitano dell’associazione industriale del turismo, presidente nazionale di Assobenessere e membro della giunta di confindustria. Nel 2005 decide di cimentarsi in politica e si candida alle elezioni regionali con l’UDEUR in una lista a sostegno del candidato presidente Antonio Bassolino. Raccoglierà circa 1320 preferenze. Ha una grande passione : il calcio. Così nel 1989 decide di rilevare la squadra di calcio locale, l’Ischia, acquistando la società

    per circa 150 milioni di lire dall’allora presidente Roberto Fiore. Dirà sempre che a chiamarlo era stato l´allora sindaco Enzo Mazzella .La squadra però disputa un campionato deludente e precipita in serie C2 con già diverse giornate di anticipo rispetto alla fine della stagione.
    Allenatore dell’epoca era il vulcanico Gennaro Rambone che non risparmiava stilettate al presidente che visti i risultati negativi interferiva nella gestione tecnica della squadra. Tipica frase di mister Rambone era” Basentini pensi a fare l’albergatore che io faccio il tecnico”.
    Nel 1990-1991 l’Ischia vince nuovamente il campionato di serie C2 con mister Cucchi e ritorna in C 1 . Il presidente Basentini da un volto nuovo alla squadra . Allo stilista Gianni Mattera viene affidato il compito di rinnovare l’intero look dei calciatori. La squadra diventa una delle più eleganti iscritte al campionato di serie C1. L’Ischia ha finalmente una immagine da squadra professionistica.
    Nella stagione 1991-1992 la guida tecnica della squadra viene affidata ancora a mister Cucchi. L’Ischia di questo campionato riuscì a piazzarsi al 5º posto, stabilendo il miglior piazzamento di sempre della sua lunga storia ed arrivò fino ai quarti di finale di Coppa Italia, dove fu eliminata dalla Massese.
    Ma il presidente Basentini non è contento e sosterrà che con quella squadra si poteva andare in serie B. Nel 1994 Bruno Basentini, un po’ deluso dall’andamento delle cose, lascia. Il suo posto sarà preso da Catello Buono che già si occupava delle giovanili .
    Ma nell’anno 2003 mentre l’Ischia sta disputando il campionato di eccellenza, lontana dai fasti di un tempo, Bruno Basentini si riavvicina alla squadra. Inizialmente come sponsor poi, nell’estate del 2005 rileva nuovamente la società e la rifonda con la denominazione “Ischia Benessere & Sport” costruendo una squadra molto competitiva incentrata sul fantasista Enrico Buonocore.
    Trascinata dal suo numero dieci e guidata dall’allenatore Enzo Troiano, l’Ischia dominò il campionato e riuscì ad ottenere il ritorno in Serie D.
    A fine stagione la squadra si aggiudicò anche la Coppa Ammaturo, la Supercoppa d’Eccellenza.

    Ma nel luglio del 2006 deluso dall’andamento della campagna abbonamenti Bruno Basentini rassegna le dimissioni dalla presidenza dell’ Ischia benessere e sport e consegna il titolo nelle mani dell’ allora sindaco Giuseppe Brandi pochi giorni prima che scadesse il termine per l’iscrizione al campionato. Si conclude un ciclo. Ma la presidenza di Bruno Basentini sarà ricordata come una presidenza costellata di successi.
    Intanto i figli sono cresciuti. Entrambi si sono sposati ed è arrivato anche Bruno Basentini junior.

    di Pina Monti