“Fin dalle 8 del mattino – raccontano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza – c’erano file chilometriche di migliaia passeggeri che si erano anticipati agli imbarchi per le isole del Golfo per paura di non potervi giungere a causa del blocco delle auto per la domenica ecologica. I poveri viaggiatori hanno aspettato anche 4 ore per imbarcarsi con il tabellone grande degli orari rotto e il gabbiotto delle forze dell’ordine chiuso come sempre. I moli da cui partire erano comunicati ai passeggeri tramite dal personale degli aliscafi con il risultato che si vedevano continuamente centinaia di persone che andavano avanti e indietro per il porto trascinandosi le valigie. Insomma un vero e proprio disastro a nostro avviso nonostante la buona volontà di pochi dipendenti dell’Autorità Portuale che facevano il possibile per dare una mano”.“Moltitudini di turisti – continuano Borrelli e Simioli – sono stati letteralmente abbandonati al loro destino. Le corse erano insufficienti a soddisfare tutti ed infatti molti sono rimasti a terra o hanno dovuto optare per altre corse. A fronte di una vera e propria invasione, al porto di Napoli si registrava l’info point chiuso e l’assenza di un minimo di assistenza per coppie, singole persone, anziani e famiglie che spesso giravano a vuoto senza nemmeno sapere dove andare. Per non parlare dei pochi spazi all’ombra sotto i quali ripararsi. Incredibile le vicenda di un aliscafo della Snav che emanava talmente tanto fumo da scatenare la dura protesta delle tante persone in fila e in piedi da ore intossicati dallo smog”.