(Adnkronos) – “Portare 12 milioni di nuclei familiari dal mercato tutelato, portarli al mercato libero, rischia di aggravare le difficoltà economiche di queste famiglie, che già vivono il problema dell’inflazione, del caromutui, adesso si potrebbe aggiungere anche il caro energia, ed è una decisione che in questo momento assolutamente va scongiurata”. Lo dice il presidente del M5S Giuseppe Conte arrivando al Palazzo dell’Informazione per il Forum AdnKronos.
Le parole di Conte arrivano dopo che ieri è stato approvato in Cdm il decreto energia. Nella bozza del provvedimento non è prevista alcuna proroga del mercato tutelato. Nessuno slittamento dunque di 6 o 12 mesi, come ventilato in precedenza, per il passaggio al libero mercato dei contratti di luce e gas che dovrebbe quindi entrare in vigore il prossimo 10 gennaio.
Conte definisce poi “gravissimo l’attacco mosso dal ministro Crosetto alla magistratura. Ha attribuito alla magistratura addirittura finalità eversive. Un ministro della Repubblica che sia serio e responsabile non può permettersi di lanciare questi attacchi a un altro potere dello Stato. Deve andare subito in procura a riferire i fatti di cui ha conoscenza e dopo venga anche in Parlamento, perché la questione è così seria e va chiarita anche in Parlamento”, afferma.
Parlando delle pagelle e dei test per la magistratura, per Conte si tratta di “un momento inopportuno perché ritorna quando Crosetto ha attaccato i magistrati”. “Per quanto riguarda le pagelle – dice Conte – sicuramente andrebbe anche misurata, in un discorso meritocratico, per gli avanzamenti di carriera, la qualità del lavoro dei giudici. Ma misurare la qualità del lavoro dei giudici è difficilissimo, perché dovremmo misurare la qualità delle sentenze e non possiamo costruire un sistema articolato, arzigogolato, che spinga i giudici alla piena conformità. Rivedere una sentenza di un grado precedente è una tutela del cittadino. Quindi, lasciamo i giudici liberi anche di rivedere i giudizi già formulati dai colleghi dei gradi precedenti”.
“Per quanto riguarda i test psicoattitudinali, su cui il governo ha già ritirato la norma, noi siamo contrari”, dice Conte rispondendo a una domanda sull’ipotesi di test psicoattitudinali per i magistrati.