Vi ricordate di Arturo di Napoli. Era giunto ad Ischia come uomo ponte del gruppo D’Ambra. Sembrava dovesse legare il suo nome per il futuro ai colori gialloblu ischitani. Proprio a noi di teleischia rilasciò un’intervista qualche mese fa. Molte cose sono probabilmente cambiate da allora ed oggi a Tuttolegapro.com dichiara: “Messina è casa mia, mi ha fatto diventare grande. Lo Monaco ha rappresentato e rappresenterà la fortuna della Messina calcistica: lo definirei una sorta di Re Mida, tutto ciò che tocca diventa oro. Lo abbiamo visto con Udinese e Catania, lo stiamo vedendo adesso con l’Acr”. Così si è espresso ‘Re Artù’, Arturo Di Napoli, intervistato dai colleghi di messinanelpallone.it. L’ex bomber, classe ’74, ha parlato con piacere della sua ex squadra in cui ha militato per cinque stagioni diventandone un simbolo: dal 2003 al 2007 prima in B e poi in A; nel 2009/2010 in Serie D. Per l’ex attaccante milanese esperienze da calciatore anche con le maglie di Salernitana, Napoli, Vicenza, Venezia, Palermo e Piacenza, tra le altre. Ora è un allenatore, dimessosi negli scorsi mesi dalla panchina del Riccione denunciando inadempienze societarie: “Amo il calcio pulito. A Riccione non c’erano i presupposti per andare avanti, di conseguenza ho lasciato, ma adesso ho voltato pagina. Giro tanto con l’obiettivo di aggiornarmi e di migliorare. So che la carriera di allenatore non è semplice, ma ci metterò tutto me stesso. Vorrei partire dal basso, facendo la giusta gavetta e maturando la necessaria esperienza. Potrebbe esserci una possibilità con le giovanili del Brescia: allenare i ragazzi mi piacerebbe molto, a loro puoi insegnare tanto”. Di Napoli torna poi a parlare del club peloritano: “Grassadonia ha dimostrato di essere un bravissimo allenatore, con un carattere forte e deciso. Saluto tutti i tifosi. Il Messina è un patrimonio dei messinesi e il popolo giallorosso ha sempre risposto presente. Vedere così tante persone allo stadio in Serie D o in Seconda Divisone è un colpo d’occhio fantastico. Tornare a Messina? E’ uno dei miei obiettivi, ci spero, mi piacerebbe tantissimo. Poter fare la storia anche sotto un’altra veste sarebbe veramente il massimo”.