AREA MARINA NEGATA A CAPRI. PACE: “LA CITTA’ METROPOLITANA ESPRIME AL MINISTRO SCONCERTO E DISAPPUNTO”

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Mancata istituzione dell’area marina protetta di Capri: il Consigliere metropolitano delegato alle aree protette, Salvatore Pace ha inviato una lettera aperta al Ministro dell’ambiente Sergio Costa.

Egregio Signor Ministro, 

la Città Metropolitana di Napoli Le esprime tutto lo sconcerto ed il disappunto per la mancata accoglienza, da parte del Governo, della richiesta di avvio delle procedure per l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Capri. 

Sig. Ministro,

mai, come in questo caso, richiesta fu più opportuna e condivisa da un’intera comunità. I sindaci dei due Comuni isolani, Alessandro Soppa e Marino Lembo – facendosi portatori di un sentire comune, forte, deciso, informato, dei propri Concittadini – hanno svolto un’opera lunga e difficile ma assolutamente necessaria e doverosa per le sorti dell’isola ed al Governo è pervenuta una richiesta solida ed ineccepibile sotto ogni profilo.

 L’istituzione dell’area marina protetta a Capri ha una valenza assoluta per tutto il Tirreno Meridionale, non si tratta di una richiesta campanilistica o estemporanea. Lei molto meglio di chiunque altro conosce le problematiche e le necessità strutturali che investono l’ecosistema marino e costiero dell’isola; Lei meglio di chiunque altro conosce i danni irreversibili indotti dalla marineria da diporto incontrollata ed incompetente di una miriade di yahct, barche e barchette che dragano con i loro ancoraggi il fondale trascinando con sé poseidonia, altra flora marina e biodiversità dal fondale; Lei come nessun altro sa bene il danno indotto dagli scarichi delle piccole imbarcazioni; Lei più di chiunque altro conosce le necessità riproduttive della fauna ittica e della produzione e la proliferazione di necton e plancton sia animale che vegetale e quanto le aree marine protette siano indispensabili alla sostenibilità ed all’equilibrio del sistema mare.

Sig. Ministro,

Lei sa cosa significherebbe e quale sarebbe l’effetto della saldatura della protezione delle coste, delle acque e dei fondali dell’area protetta di Punte Campanella e di Capri; Lei non ignora l’effetto moltiplicatore dei benefici indotti dall’espansione di un’area protetta: non è una questione di addizione degli effetti, ma di moltiplicazione, di conseguimento di  massa critica necessaria al salto qualitativo dell’azione di biorigenerazione.

Sig. Ministro,

non posso immaginare che alla base della scellerata scelta del Governo di non predisporre il necessaria copertura (ben misera cosa rispetto alle somme che questa legge di bilancio smuove) e non attivare l’iter giuridico e amministrativo necessario per il conseguimento dell’obiettivi, vi siano inconfessabili interessi di chissà quali lobby complottiste. Di sicuro, però, c’è la sottovalutazione della questione, un disorientante disinteresse del Governo alle necessità ambientali del Mezzogiorno, una colpevole disattesa delle indicazioni dell’UE e degli obiettivi del COP21 (da Lei recentemente coordinata nella sessione napoletana).

Sig. Ministro,

i Cittadini e le Istituzioni aspettano un atto di resipiscenza, l’ammissione di un errore ed un immediato ripristino della tutela del Bene Comune.

Confidiamo in Lei”.