Ancora tangenti per la gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani: dopo l’inchiesta che ha interessato i comuni di lacco ameno, forio e monte di procida ed ha visto coinvolti politici, funzionari ed imprenditori (il funzionario comunale rumolo e il dirigente della ditta ego eco ciummo agli arresti domiciliari; una richiesta di arresti domiciliari pende per il senatore forzista de siano). un altro capitolo si apre analogamente in un altro comune del casertano.
I Carabinieri di Maddaloni (Caserta), coordinati dai magistrati della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, stanno infatti dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ad agli arresti domiciliari, emessi dal Gip presso il locale Tribunale, nei confronti di cinque indagati (due in carcere e tre agli arresti domiciliari), tra cui il sindaco del Comune di Maddaloni Rosa De Lucia, altri appartenenti all’amministrazione comunale (un assessore e due consiglieri) e un imprenditore, ritenuti responsabili a vario titolo di corruzione, tentata induzione
indebita a dare e promettere qualcosa e peculato in concorso. Con l’esecuzione delle misure cautelari saranno notificate informazioni di garanzia per corruzione a un consigliere di
maggioranza e, per peculato, al comandante della locale Polizia municipale. I carabinieri stanno procedendo anche al sequestro preventivo di un importo di circa un milione di euro a carico
dell’imprenditore destinatario del provvedimento cautelare. Tangenti per affidare il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. E’ questa la principale accusa contestata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) al sindaco di Maddaloni. Tra gli arrestati l’assessore Cecilia D’Anna, il consigliere comunale Giuseppina Pascarella e l’imprenditore operante nel settore dei servizi ecologici Giuseppe Di Nardo.