ANTONELLO D’ABUNDO: INAMMISSIBILE IL RICORSO DEL PM, NON CI FU CONCUSSIONE

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La Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del P.M. avverso l’ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli che nell’aprile scorso aveva, per la seconda volta, annullato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per D’Abundo Antonello.

La vicenda ha ad oggetto la presunta concussione ai danni di un albergatore foriano: il Tribunale del riesame nell’aprile scorso aveva nuovamente annullato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari sul presupposto che non solo alcuna concussione ma neanche alcuna induzione indebita fosse stata perpetrata da D’ABUNDO Antonello e da Vanny Ferrandino (sottoufficiale della Guardia costiera) ai danni di Ciro Castiglione. L’avvocato Migliaccio dichiara:” di fatto è stata bocciata l’impostazione accusatoria basata sulle indagini condotte dai Carabinieri di Ischia.La pronuncia della Suprema Corte, seppur relativa alla fase cautelare, avrà grosso impatto nel prosieguo della vicenda, atteso che, sotto forma di giudicato cautelare, resta confermata l’esclusione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza”. Piena soddisfazione quindi dei difensori del D’ABUNDO, Stefano Pettorino e Gianluca Maria Migliaccio, i quali avevano sottoposto all’attenzione della Corte esattamente il dato dell’inammissibilità del gravame proposto dal P.M. 

il ricorso del P.M. avverso l’ordinanza del riesame che riguarda Vanny Ferrandino sarà, invece, discusso la prossima settimana..