L’ischitano Gilberto Bazzoli segnala una disavventura vissuta con la compagnia Alilauro. “Il 4 Settembre 2017 arrivo sul porto per imbarcarmi con l’aliscafo delle ore 11:45 della compagnia Alilauro, come spesso mi accade lavorando sempre tra Ischia e l’Umbria. Come fatto più volte nel mese di agosto, faccio il biglietto regolarmente esibendo la mia patente nautica, non avendo avuto il tempo di rinnovare la mia carta d’identità. Fino a qui tutto regolare. Attendo per salire sull’aliscafo, ma quando arriva il mio turno, l’addetto al controllo dei biglietti mi dice: “la patente non è valida come documento di riconoscimento, solo la carta d’identità é un documento valido di riconoscimento”. Gli faccio notare che la mia è una patente nautica, sulla quale é riportata la residenza, e che comunque avevo viaggiato diverse volte con loro negli ultimi 30 giorni esibendo sempre la stessa patente, senza aver mai avuto problemi.
A quel punto l’addetto chiede ad un suo collega di parlare al capitano per capire se può accettare il documento per l’identificazione. Il capitano non acconsente e quindi mi viene detto: “la prossima volta fai la resident card!”.
Avvilito torno alla biglietteria, chiedendo il rimborso del biglietto residente, per fare l’ordinario (non residente), ma in maniera molto gentile e dispiaciuta l’addetta mi risponde: “mi dispiace tanto, ma non posso rimborsarle il biglietto residente perché non sono autorizzata” e si scusa con me perché anche lei credeva che la patente nautica fosse valida, poiché vi è indicata la residenza.
A quel punto faccio il biglietto non residente di € 19,80 che, sommato al biglietto residente di € 7,60, fanno un totale di € 27,40 (più del biglietto Napoli-Perugia costato € 19,00).
Entro sull’aliscafo e provo a cercare posto, ma torno fuori perché i corridoi di passaggio sono pieni di bagagli. Avvilito esco e scrivo il mio sfogo sul profilo facebook: molti ischitani hanno condiviso il mio dissenso, una mia amica segnala di aver vissuto la stessa disavventura con l’aliscafo delle ore 08:00, sempre con la medesima compagnia marittima. Nel 2017 queste cose sono inammissibili: si parla tanto di Europa unita, di abbattere i confini, e poi noi ischitani quando dobbiamo andare a Napoli o Pozzuoli dobbiamo esibire 4 volte il nostro documento d’identità oppure, addirittura, dobbiamo essere schedati da una compagnia marittima. E se domani Medmar, Caremar e Gestour decidessero di intraprendere la stessa strada di Alilauro dovremmo viaggiare con 4 tessere diverse, oltre al documento d’identità, patente e magari codice fiscale ?!”