Vi è la tendenza del consumatore, turista, occidentale, la sua voglia di consumare biodiversità, prodotti locali, di integrarsi nella comunità, vivere esperienze legate al luogo dove soggiorna, di apprendere e condividere la musica etno popolare, di rilassarsi nella natura, percorrendo i sentieri, immergendosi non solo nella natura, ma fermarsi a godersi i panorami, le identità, i luoghi di culto, i vicoli, l’architettura, l’arte di chi sa creare oggetti.
Tutti questi indicatori, ci suggeriscono, di promuovere, l isola, nei suoi mille aspetti, di proporre feste, accogliere nella comunità il viandante, condividere la cultura della terra del sole, dove tutto nasce, cresce, in simbiosi con una storia, cultura, tradizioni essenziali, dove negli anni, abbiamo vissuto con culture diverse, molte delle quali, invasioni, ci hanno lasciato in dote opere inestimabili.
Oggi, viviamo, una crisi, non siamo in grado di valorizzare, quelle che abbiamo, tantissimo…
Mare, la vita del mare, le sue terapie benefiche, i suoi prodotti, il pesce azzurro, le mille facce disegnate o scolpite nei secoli dalle onde…
L’architettura, le nostre case, a carusiello, le chiese, i vicoli, i sentieri, le piazze, il camminare costeggiando il mare, la collina, i boschi….
La collina, montagna, i boschi, le pinete, i crateri, la morfologia dei terreni, le varietà di piante, il sottobosco, i frutti…
Le terme, il benessere, la rigenerazione del corpo, la simbiosi coni prodighi del termalismo, l esperienza di cucinare sotto sabbia e nelle fonti, la pelle che traspira dopo una doccia termale…
La tipicità del mangiarsano, prodotti eccelsi di nicchia, agrumi ricchi di minerali, vitamine, oli essenziali, prodotti unici, maturati al sole con pochissima acqua, piatti semplici ma gustosissimi, la compagnia del racconto a tavola, vini pregiati…
La tradizione della musica popolare, i balli, i canti, la tammorra, i colori della vita…
Abbiamo tutto, per essere “allero”, tocca rigenerarsi, proponendo la nostra isola.