ACCESSO NEGATO AI DISABILI SUI MEZZI CAREMAR, DOMANI UDIENZA AL TRIBUNALE CIVILE DI NAPOLI

Federconsumatori Campania insieme con l’Associazione “l’Isola che non isola” di
Procida organizza per domani martedi 17 luglio  un presidio dinanzi al Tribunale civile di
Napoli a sostegno dell’azione presentata contro Caremar S.p.a. al fine di ottenere
l’adeguamento della flotta Caremar ai requisiti previsti dalla normativa nazionale ed
europea in tema di eliminazione delle barriere architettoniche sulle navi.
Il giorno 17 luglio, dinanzi al Giudice della XIII Sezione Civile del Tribunale di Napoli,
dott.ssa Silvana Sica, si terrà difatti l’udienza di discussione del ricorso.
Il giudizio è stato presentato vista la necessità, per le persone con disabilità che siano
utenti del servizio offerto da Caremar, di dover rimanere, spesso, fermi in garage per
tutta la durata della traversata, isolati, al di fuori del rispetto di ogni norma di sicurezza
e senza possibilità di accedere ai servizi igienici ed agli altri normali servizi di
assistenza presenti sulla nave, in una condizione di palese discriminazione rispetto
agli altri passeggeri.
All’esito della discussione del ricorso ci sarà un primo pronunciamento da parte del
Giudice sulla necessità o meno di Caremar di procedere ad adeguare la flotta e
garantire in futuro la possibilità di trasporto su tutti i suoi mezzi delle persone con
disabilità.
“E’ inaccettabile – dichiara il Presidente di Federconsumatori Campania Rosario
Stornaiuolo – che venga così palesemente discriminata un’intera categoria di cittadini.
Da più di 10 anni esista infatti una normativa, colpevolmente inadempiuta, che obbliga
gli armatori a prevedere su ogni traghetto / aliscafo / nave veloce, almeno un
ascensore e posti riservati ai passeggeri disabili”.
“L’azione intrapresa – continua Stornaiuolo – è stata proposta a tutela del diritto al
trasporto di tutte la vasta categoria di persona con disabilità, che va dalle persone con
difficoltà motorie, agli anziani, alle donne con neonati e così via e rappresenta
l’esercizio di un minimo diritto di civiltà che sarebbe impegno di tutti dover garantire.
Ci aspettiamo un’attenzione maggiore al tema anche da parte delle istituzioni, sia
regionali che locali, trattandosi della necessità di garantire l’accessibilità ad un servizio
pubblico di cui Caremar è a tutt’oggi affidataria” .

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