Esistono luoghi che anche senza essere classificati come beni architettonici o paesaggistici in senso stretto, rappresentano la storia e la cultura di un Comune, di una Regione o, come nel nostro caso, di un’intera Isola. Il riferimento naturalmente è al Bar Maria, un Bar al centro di Forio, che negli anni ’50 smise di essere un semplice caffè e divenne un cenacolo culturale all’aperto che ha avuto l’indubbio merito storico di testimoniare il felice matrimonio tra l’elite culturale, artistica e letteraria dell’Europa e dell’America di quegli anni con una società prevalentemente agricola.
E oggi quel pergolato di glicine che nel passato è stato luogo di scambi intellettuali, di conversazioni, di formazione di molti allora giovani artisti dell’Isola, come, tra i tanti, Petroni, Coppa, Capuano, diventa oggetto del contendere tra il giovane proprietario, che vorrebbe ripristinare l’antica ambientazione e il Comune di Forio che ha negato la concessione di suolo pubblico.
Nel 2006, infatti, per permettere la ripavimentazione della Piazza il pergolato fu smontato. A conclusione dei lavori Luciano Regine, proprietario del bar, ha iniziato con il suo architetto, Salvatore Castaldi la trafila burocratica per ottenere i permessi necessari. Che sono tutti arrivati, ma poi il Comune di Forio ha revocato la concessione del suolo pubblico.
Ma Luciano è determinato a portare avanti fino in fondo la sua battaglia per salvaguardare lo storico pergolato.