Roma, 7 apr. (Adnkronos) – Doveva ‘sembrare una rapina’: questo lo scioccante piano che aveva ideato il 40enne manager lombardo, finito agli arresti domiciliari con le accuse di stalking e tentate lesioni personali aggravate dopo l’inchiesta della Procura di Roma condotta dal pm Daniela Cento e coordinata dal procuratore Michele Prestipino.
Al presunto intermediario contattato sul ‘dark web’ e convinto di restare anonimo, ‘attraverso il ricorso al nickname ‘kijomu’ chiedeva a un interlocutore allo stato non identificato ‘ si legge nell’ordinanza ‘ di paralizzare una ragazza e di sfigurarle il volto con l’acido ‘la schiena spezzata per lasciarla paralizzata e acido in faccio per sfigurarla. Domani caricherò i bitcoin sul portafogli’.voglio che resti paralizzata dalla schiena in giù e che vada sulla sedia a rotelle e le dovete l’acido in faccia senza prendere gli occhi”.
‘L’indagato forniva anche delle indicazioni circa la modalità di esecuzione, dovendo il tutto sembrare una rapina, invitando il suo interlocutore a far sottrarre anche la borsa della vittima’ scrive il gip nell’ordinanza.