(Adnkronos) –
Ora però, avverte Devoti, “bisognerà vedere cosa succede con vari fattori: anzitutto la chiusura per Covid. La malattia è imprevedibile, in Nuova Zelanda sono stati bravissimi e di fatto il Covid nel paese non c’è, casi veramente sporadici. Ma non si sa mai e le regate si devono concludere entro il 24 ma non bisogna pensare a questo, bisogna mantenere alta la concentrazione e in queste condizioni di fermo diventa complesso. Si dovrebbe regatare da venerdì, ma un altro fattore è l’arrivo di una forte perturbazione che potrebbe portare a condizioni non comprese nelle regole di regata, con le termiche che magari non ci sono o sono incerte. Insomma, bisogna solo aspettare, essere aperti a ogni scenario, incrociare le dita e mandare un grande in bocca al lupo ai ragazzi”.