Riforme: Brescia, ‘su voto fuori sede no Viminale a far ‘viaggiare’ schede’ (2)

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(Adnkronos) – In particolare sulle comunali di autunno, “l’alto numero di comuni coinvolti in ogni elezione moltiplicherebbe i punti di partenza ed arrivo delle schede e complicherebbe la loro circolazione” ed è stata “sollevata la possibile riconoscibilità del voto nei casi in cui un solo elettore fuorisede voterebbe per il proprio comune. Si sono poi avanzati rischi su possibili ritardi nello spoglio delle schede”, riferisce Brescia in commissione.

“A riguardo si è fatto presente che in altri Paesi vige la pratica dell’early vote, in cui l’elettore su richiesta può votare per corrispondenza in anticipo rispetto alla data del voto. Tale pratica nel nostro ordinamento è in vigore per il voto degli italiani all’estero”.

“In conclusione, la commissione è chiamata a portare avanti una riflessione su questo tema, lavorando con lo stesso atteggiamento costruttivo registrato finora per giungere a una soluzione. È stato infine prospettato dal governo un possibile aumento delle agevolazioni di viaggio concesso agli elettori che si spostano per poter votare. Tale opzione, la cui compatibilità finanziaria è tutta da verificare, appare in contrasto con i principi che animano le proposte di legge. Tutte infatti sono caratterizzate da uno spirito innovativo, al momento non registrabile nelle interlocuzioni col governo”.