(Adnkronos) – E poi prosegue: “È inaccettabile che si continui a dire che “meno partono e meno muoiono”: quelli che rimangono in Libia sono ridotti allo stato di schiavitù, sottoposti a torture e stupri, uccisi senza che nessuno lo sappia”. “E infine è inaccettabile che continui la guerra e la criminalizzazione con inchieste pilotate e fasulle contro chi fa soccorso civile in mare – spiega ancora Casarini – finché gli Stati continueranno con le politiche di morte, noi continueremo ad andare in mare per aiutare i nostri fratelli e sorelle”.