Palermo, 20 set. (Adnkronos) – “La Procura generale si chiude in una sorta di comfort zone, c’è questo mix di suggestioni che abbiamo sentito e nel quale si prevede di ribaltare sentenze definitive”. Sono le parole dell’avvocato Francesco Centonze, uno dei legali dell’ex senatore Marcello Dell’Utri, nel corso delle controrepliche alla Procura generale prima che la Corte d’assise d’appello si ritiri in Camera di consiglio. “In questo cantuccio confortevole si muove il Pg – dice Centonze – si rifugia nella sua zona di conforto, in 25 anni di indagini che a nulla hanno portato”.
“Sono quei fatti oggetto dei 25 anni di processo, con rapporti esplorati in ogni modo tanto da approdare a una sentenza della Corte d’appello di Palermo confermata dalla Cassazione nel 2012, quando il fatto venne ritenuto insussistente sul contributo di Marcello Dell’Utri al rafforzamento del sodalizio per mezzo di una intermediazione politica tra Berlusconi e Cosa nostra”, aggiunge Centonze.