Milano, 4 giug. (Adnkronos) – Lo sviluppo della telemedicina e una governance forte con un maggior coordinamento tra Regione, Ats e Asst. E’ la ricetta per ripensare la sanità in Lombardia secondo Gianvincenzo Zuccotti, presidente del Comitato di Direzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano. Il medico e professore universitario è intervenuto al convegno organizzato dalla Commissione consiliare Sanità per ragionare sui vari modelli regionali sanitari e preparare la riforma della legge 23/2015.
“Questo è un momento da dedicare alla memoria. La pandemia ci ha fatto dimenticare rapidamente i problemi che avevamo”, ha spiegato Zuccotti. Uno dei principali è che “i nostri specialisti sono in esaurimento: ci stavamo confrontando per capire cosa tenere all’aperto e cosa tenere chiuso. Se andiamo a ristrutturare il nostro sistema e poi andiamo a creare ‘casa vuote’ penso sia ancora peggio”, osserva. Ora, è centrale sviluppare la telemedicina, che “sarà uno strumento fondamentale”. Già oggi, “ci sono molti cronici che potrebbero essere monitorati senza che sia necessario andare in ospedale. Il futuro sarà un ibrido domicilio-ospedale”, dice.
“Personalmente penso che abbiamo un sistema sanitario che funziona molto bene, siamo sempre stati un’eccellenza. La pandemia ha fatto esplodere il problema che già avevamo sulla sanità del territorio”. Da questo punto di vista, “in futuro bisogna che le Ats siano coordinate e che ci sia una governance forte. I nostri problemi non sono cambiati: non abbiamo specialisti, siamo ridondanti sul territorio ma con poco coordinamento tra dg Welfare, Ats e Asst”.