Lavoro: Bonometti (Confindustria Lombardia), ‘riformare ammortizzatori e politiche attive’

0
15

Milano, 27 mag. (Adnkronos) – Fra settembre e ottobre dello scorso anno la situazione economica delle imprese italiane era “critica” e il blocco dei licenziamenti era necessario. “Ora siamo in una fase diversa. Al sindacato dico di sederci intorno a un tavolo e trovare le soluzioni alternative, come la riforma degli ammortizzatori sociali e l’attivazione di vere politiche attive per formare i lavoratori che sono in cassa integrazione, magari recuperandoli e portandoli in altri settori”. Lo afferma Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, contattato dall’Adnkronos. In Italia il blocco dei licenziamenti “si protraeva da troppo tempo. Erano ormai 16 mesi che la misura era un’anomalia che limitava la libertà d’impresa rispetto agli altri Paesi. In Francia e Germania, che non hanno utilizzato il blocco così a lungo come in Italia, non c’è stata nessuna bomba sociale”.

E con l’ultima versione della misura contenuto nel decreto Sostegni bis, “ancora una volta Mario Draghi ha dato la dimostrazione di saper trovare le soluzioni sostenibili”, continua Bonometti. Ora le aziende “in difficoltà che hanno la cassa integrazione non hanno il problema di licenziare, perché non possono. Le aziende che invece stanno producendo non dovranno licenziare”.

In Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, sottolinea, “quasi tutte le aziende sono in cerca di personale, anche di figure professionali diverse rispetto a quelle tradizionali. Vuol dire che ci sarà la possibilità di andare a recuperare quella occupazione persa negli ultimi mesi”. Il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione “sono serviti nei momenti di emergenza. Ora bisogna trovare degli strumenti nuovi cercando di evitare l’assistenzialismo”. In particolare “la cassa integrazione va rivista, perché non risponde alle esigenze del momento”, conclude.