Infortuni: Orlando, ‘serve patto sociale-culturale per dare priorità a sicurezza su lavoro’

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Milano, 9 ott. (Adnkronos) – “Quotidianamente siamo costretti ad aggiornare il triste contatore delle vittime sul lavoro, e anche se il dato statistico risulta in calo, non possiamo rassegnarci ad una logica quasi di assuefazione alle continue notizie di incidenti. Nella mi esperienza posso dirvi che ogni vittima lascia il segno. Tutte le vittime lasciano una ferita indelebile perché sono vite strappate ai loro affetti, alle loro famiglie, alla nostra società”. Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando interviene in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.

“Per quanto si agisca sul piano normativo, repressivo, dei controlli, questo è solo un fronte della battaglia. Un secondo piano, altrettanto importante, è quello culturale, della consapevolezza sia delle imprese che dei lavoratori. Serve un grande patto sociale e culturale per riconoscere ai lavoratori la giusta dignità, i giusti trattamenti economici e di welfare, la partecipazione attiva alla vita di impresa, i diritti e standard adeguati di sicurezza. Dico questo perché sulla sicurezza sui luoghi di lavoro il governo uscente ha fatto molto” sottolinea. “Abbiamo potenziato il personale in dotazione dell’Inl e complessivamente nell’arco di alcuni mesi l’organico è stato rafforzato del 65%. Abbiamo aumentato i controlli, abbiamo creato un coordinamento ‘operativo’ a livello territoriale tra Inl, Asl, e altri organi di vigilanza per ispezioni coordinate, mirate ed efficaci. Con l’adozione del Durc di congruità abbiamo inciso fortemente sulla sicurezza in edilizia e mi auguro che possa essere mutuato anche in altri settori. Sull’alternanza scuola/lavoro siamo arrivati alla definizione di un protocollo con il ministero dell’Istruzione, e tutte le centrali di controllo, proprio per innalzare il livello di sicurezza nell’ambito di questi progetti, perché non si può morire come è accaduto da ultimo al povero Giuliano De Seta” sottolinea il ministro.

“Con l’Inail abbiamo realizzato progetti importanti e finanziato misure per l’innalzamento degli standard di sicurezza. Ecco perché, come dicevo, serve un grande patto sociale e culturale per dare priorità al tema della sicurezza. I processi di transizione in atto, se non adeguatamente governati, rischiano di accentuare fratture e spaccature sociali. E questo incide anche sulla questione ‘sicurezza’ del lavoro” conclude Andrea Orlando.