Roma, 10 feb. (Adnkronos) – Cosa resta del sovranismo dopo l’addio di Salvini alle politiche anti-europeiste’ “Non c’era niente prima, non c’è niente adesso. Tutto resta esattamente com’era, un pastrocchio”. A liquidare la questione in poche e secche parole è Massimo Cacciari che conversando con l’Adnkronos definisce le teorie sul sovranismo in Italia “pragmatici opportunismi. Slogan demagogici ed elettoralistici privi di alcun fondamento perché tutte le persone ragionevoli sapevano di una irreversibilità di una certa relazione e rapporti con l’Europa”.
Il quadro è “confortantissimo perché non c’è nulla da prendere sul serio: Non c’era nessuna reale politica sovranista prima; ed oggi nessuna reale politica europeista. Non c’è nessuna reale politica in Italia – scandisce Cacciari – altrimenti non ci sarebbe Draghi. Le politiche che hanno speculato sulle legittime paure, adesso sono costrette ad obbedire alle indicazioni del presidente Mattarella”.
E Fratelli d’Italia allora’ “La Meloni cerca di trarre profitto da una sua coerenza e forse il gioco potrebbe riuscirle ma ne dubito molto”. Perché’ “Avrebbe raggiunto lo scopo – constata – se Salvini avesse fatto l’ulteriore stupidaggine di non accogliere l’invito di Draghi. In quel caso la Lega sarebbe entrata in fibrillazione perché né Zaia né alcun presidente avrebbe mai accettato di fare l’opposizione dura e pura. La Meloni non ha compiti di governo pressanti a differenza della Lega. E può permettersi di dire facciamo l’opposizione. Il suo è un calcolo micro-tattico”.