(Adnkronos) – Inoltre, il ‘decreto di Agosto’, ha cancellato, stavolta solo la seconda rata dell’Imu, per le seguenti categorie di immobili: rientranti nella categoria catastale D3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli; destinati a discoteche, sale da ballo, night-club e simili. Per gli immobili di categoria D3 di cui sopra, l’esenzione si applicherà anche nel 2021 e 2022, salvo approvazione Ue. Con il Decreto Ristori, è stato abolito il versamento per gli immobili e le relative pertinenze in cui si svolgono le attività imprenditoriali interessate dalla sospensione disposta col Dpcm 24 ottobre 2020, a prescindere dalla zona in cui operano i soggetti.
Si tratta delle categorie economiche riportate nell’Allegato 1 al decreto (tra gli altri sono interessati i settori della ricettività alberghiera, della ristorazione e somministrazione di cibi e bevande, del turismo, dello sport e dello spettacolo, della cultura e dell’organizzazione di fiere e altri eventi). Con il Decreto Ristori Bis è stata prevista l’esenzione dal versamento della seconda rata Imu per le attività elencate nell’allegato 2 al Dl, ma a condizione che si tratti di attività ubicate in zona rossa. Si precisa che per l’esonero, è sufficiente che l’immobile sia ubicato nella fascia ‘rossa’ nel periodo compreso tra l’emanazione del Dpcm 3 novembre 2020 e la data di scadenza del versamento della seconda rata dell’Imu (16 dicembre 2020), indipendentemente dalla circostanza che durante tale periodo il territorio della regione interessato passi in una fascia diversa.
Anche per gli esoneri previsti dai decreti Ristori, l’agevolazione spetta a condizione che il soggetto passivo sia gestore delle attività esercitate negli immobili medesimi.