Roma, 17 set. (Adnkronos) – Rispetto alle minacce firmate anche Brigate Rosse “io storicamente non ho paura di niente, però sono francamente abbastanza innervosita, basita, di fronte alla irresponsabilità della classe dirigente di sinistra in questa campagna elettorale. Sono scioccata dal fatto che, mentre io per esempio sono stata linciata per mesi per aver alzato troppo la voce durante un comizio, qualche giorno fa il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, abbia detto durante un convegno, mentre Letta lo applaudiva convinto, che noi, indipendentemente da come finiranno le elezioni, dobbiamo sputare sangue, che la Puglia sarà la Stalingrado d’Italia”. Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, intervistata alla festa nazionale della Confederazione Aepi dal direttore dell’Adnkronos, Gian Marco Chiocci.
“Quando ho chiesto a Enrico Letta di prendere le distanze da queste parole- ha aggiunto la leader di Fdi- ha ritenuto di non farlo, quando è stato chiesto a Michele Emiliano, forse ha esagerato, ha detto di no. Si immagina cosa sarebbe accaduto se io avessi usato un’espressione del genere’ Se gli italiani lo vorranno sta per finire l’Italia nella quale la sinistra ha più diritti degli altri; la stagione nella quale se sei di sinistra, se ha la tessera del Pd pensi di avere più occasioni degli altri.
“Io voglio un’Italia nella quale tutti abbiano le stesse occasioni e gli stessi diritti e sono convinta che il nervosismo della sinistra dipenda esattamente da questo, dall’ipotesi che stia finendo il loro sistema di potere, per cui non sono preoccupata da quello che accadrà nei prossimi giorni, ma sono sicuramente abbastanza dispiaciuta -ha concluso Meloni- del fatto che la sinistra italiana abbia scelto in questa campagna elettorale di diventare un partito estremista”.