Roma, 12 ott. (Adnkronos) – I controlli del datore di lavoro affinché i propri dipendenti arrivino ai tornelli o all’ingresso degli uffici muniti di green pass -obbligo a partire dal prossimi 15 ottobre- possono avvenire in anticipo, ma non eccedere le 48 ore. E’ quanto prevede l’ultimo Dpcm che regola la parte ‘tecnica’, compresi software e app, necessaria per la deadline di venerdì, quando l’accesso al lavoro avverrà solo con passaporto vaccinale.
“Per far fronte a specifiche esigenze di natura organizzativa, come ad esempio quelle derivanti da attività lavorative svolte in base a turnazioni, o connesse all’erogazione di servizi essenziali – si legge nella bozza anticipata dall’Adnkronos – i soggetti preposti alla verifica possono richiedere ai soggetti obbligati di rendere le comunicazioni” con “l’anticipo strettamente necessario e comunque non superiore alle 48 ore, ciò anche in relazione agli obblighi di lealtà e di collaborazione derivanti dal rapporto di lavoro”.