Roma, 27 mag. – (Adnkronos) – La ripresa dell’economia italiana ha portato ad aprile a un aumento di entrambi i flussi per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27: lo conferma l’Istat che registra una crescita più forte per le esportazioni (+7,3% su marzo) rispetto alle importazioni (+4,9%). L’aumento su base mensile dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dell’energia (-11,5%), ed è dovuto soprattutto all’incremento delle vendite di beni strumentali (+14,3%). Dal lato dell’import, si rilevano incrementi congiunturali diffusi, più marcati per beni intermedi (+8,1%) ed energia (+5,7%).
Ad aprile peraltro l’aumento delle vendite all’estero su base annua è addirittura del 104,4%, un dato evidentemente condizionato dal livello eccezionalmente basso dello stesso mese del 2020, visto che – spiega l’istituto di statistica – “la crisi globale connessa con l’emergenza sanitaria aveva determinato una drastica contrazione delle esportazioni”. L’aumento, generalizzato a tutti i raggruppamenti, è particolarmente ampio per beni di consumo durevoli (+596,5%) e beni strumentali (+179,2%). Anche l’import registra una forte crescita tendenziale (+54,9%), con aumenti per tutti i raggruppamenti; i più ampi riguardano beni di consumo durevoli (+130,4%), energia (+113,4%) e beni strumentali (+70,4%).
Su base annua è particolarmente forte l’aumento dell’export verso Turchia (+138,0%), paesi Mercosur (+112,7%), Stati Uniti (+112,5%), Cina (+98,2%) e paesi Opec (+92,1%). Gli aumenti maggiori delle importazioni sono da Turchia (+161,5%), India (+156,6%), paesi OPEC (+115,7%) e Russia (+74,1%)