Milano, 24 set. (Adnkronos) – Le indagini fanno ritenere che ”Ziliani Laura abbia trovato la morte all’interno delle pareti domestiche per mano dei tre soggetti ivi presenti la sera del fatti e che gli accadimenti successivi altro non siano che un tentativo di depistaggio posto in essere dagli autori del reato”.
E’ quanto si sottolinea nell’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Brescia, nei confronti di due sorelle di 26 e 19 anni – rispettivamente impiegata e studentessa, figlie di Laura Ziliani, scomparsa da Temù (Bs) nella mattinata dell’8 maggio 2021 – nonché del fidanzato della sorella maggiore, uno studente universitario 27enne residente in provincia di Bergamo, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dell’omicidio volontario e dell’occultamento di cadavere della madre