New York, 26 ott. – (Adnkronos) – Li avevamo lasciati il 18 settembre scorso sul parquet di Berlino abbracciati, sorridenti e, soprattutto, vincenti. Willy e Juancho Hernangomez, i grandi protagonisti della vittoria spagnola a Eurobasket 2022, non sapevano più dove mettere i premi: la medaglia d’oro per entrambi, il premio di MVP della manifestazione per Willy (chiusa a 17.2 punti di media con anche 6.9 rimbalzi), quello di MVP della finalissima contro la Francia per Juancho (dopo una gara da 27 punti con 7 triple a segno uscendo dalla panchina). Meglio di Antetokounmpo e Doncic, meglio di Jokic e Gobert, tutti perdenti ed eliminati. Passa un mese esatto – 18 ottobre – inizia la Nba e sia per Willy (in forza ai New Orleans Pelicans) che per Juancho (nuovo acquisto estivo dei Toronto Raptors) il mondo sembra essersi capovolto.
I due Hernangomez nella NBA sembrano non riuscire a mettere piede in campo. Quattro partite per entrambi, finora, e stesso, identico ruolino di marcia: tre DNP-CD (non entrati per scelta tecnica dei rispettivi allenatori, Willie Green ai Pelicans, Nick Nurse ai Raptors) e una sola apparizione sul parquet, 6 miseri minuti per l’MVP degli ultimi Europei a Charlotte, 7 contro Cleveland per il grande protagonista della vittoria sulla Francia. Due punti segnati in tutto, quelli di Willy agli Hornets. In una lega sempre più globale, con 120 giocatori internazionale a roster al via di questa stagione, da 40 Paesi diversi, con gli ultimi quattro MVP di provenienza europea (due volte Antetokounmpo, due volte Jokic), uno strano destino per i due protagonisti di Eurobasket 2022, che però hanno davanti tutta una stagione per dimostrare anche in America il loro valore.