New York, 27 set. – (Adnkronos) – Una delle voci più attese ai media day di tutta la lega era senz’altro quella di un personaggio sempre controverso come Kyrie Irving. La point guard di Brooklyn non si è tirato indietro davanti a nessuna domanda, dopo un’estate in cui lui stesso ha ammesso di essere stato vicino a cambiare aria.
“C’erano delle opzioni sul tavolo, ma non così tante per via dello stigma attaccato al mio nome: vuole davvero giocare o non gli interessa’ È o non è totalmente dedicato alla causa’ L’ho trovato parecchio ingiusto”, ha commentato Irving. Lo stigma a cui fa riferimento è ovviamente quello di essere uno dei pochi giocatori ancora non vaccinati contro il Covid-19 di tutta la lega, decisione che – con il mandato imposto dallo stato di New York sull’obbligo di vaccinazione – ha portato in un primo momento alla sua esclusione dal roster dei Nets per decisione della sua dirigenza, non disposta ad accettare un giocatore part-time che giocasse solo le gare in trasferta (posizione poi modificata dagli stessi Nets). Irving al riguardo ha parlato di un “ultimatum” datogli dal front office – se vuoi firmare l’estensione di contratto ti devi vaccinare – aggiungendo: “Prima del via della scorsa stagione ho rinunciato a oltre 100 milioni di dollari e a un accordo quadriennale per non essermi vaccinato”.
Una narrazione di quanto avvenuto in estate che non trova d’accordo il gm dei Nets Sean Marks, che nega qualsiasi “ultimatum” dato al giocatore. “La nostra era soltanto una legittima volontà di sapere su quali giocatori poter contare e fino a che punto poterlo fare. Sulla scelta personale di Kyrie non ci permettiamo di mettere becco: la rispettiamo, è una sua prerogativa fare quello che vuole fare. Ma le possibili discussioni per un rinnovo contrattuale si sono arrestate subito, quando lo stato di New York ha imposto il vaccino e noi abbiamo capito che avremmo avuto Kyrie solo per le gare interne: nessun tipo di offerta al tempo era ancora stata fatta da parte nostra e quindi tanto meno è stata poi ritirata”.