Amministrative: Boccia, ‘Pd unisce progressisti e riformisti contro peggiore destra’

0
17

Roma, 30 apr. (Adnkronos) – “Non ci stancheremo mai di provarci fino all’ultimo giorno utile. Sentiamo il dovere dell’unità delle forze politiche progressiste e riformiste. Questo è il campo largo fatto sulle cose e con gli elettori. Così come abbiamo testardamente fatto nel 2021, vincendo poi in tutte le grandi città le elezioni di ottobre, così stiamo facendo ora per le amministrative 2022 di giugno. Deve prevalere la logica di coalizione”. Così Francesco Boccia, responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, in piazza a Como nel corso della presentazione della lista del Pd in sostegno della candidata sindaco Barbara Minghetti.

“Chi alimenta divisioni per qualche voto in più di lista a scapito della coalizione aiuta la destra. La peggior destra di sempre. Una destra anche divisa, ma sempre a trazione antieuropea e radicalmente agli antipodi sulle questioni sociali ed economiche rilevanti rispetto alla visione dei progressisti”.

“Dalla scuola, alla sanità, dall’ambiente ai servizi pubblici l’alternativa tra destra e sinistra è netta e noi abbiamo il dovere di porre le differenze davanti agli elettori che sceglieranno da chi farsi guidare in questo passaggio delicato. Il centrosinistra è unito in quasi tutte le città italiane al voto con il doppio turno e anche l’alleanza con il M5S è, ad oggi, chiusa nel 70% dei comuni capoluogo di Provincia e di Regione”.

“Sostenere le ragioni dell’unità della coalizione è un dovere politico di tutti se vogliamo battere la destra guidata quasi ovunque nel Paese da Meloni e Salvini, garantendo alle città una prospettiva di attuazione del Pnrr in linea con la riduzione delle diseguaglianze, alla base del negoziato realizzato nel 2020 proprio dalla maggioranza giallorossa in Europa”, aggiunge Boccia.

“Lunedì inizia l’ultima settimana di limatura per le liste e poi si parte per la campagna elettorale che sarà uno spartiacque tra chi sta di qua, a sinistra, con i progressisti e i riformisti e chi di là con la destra. Non c’è una terza via; è il momento delle scelte definitive, anche in vista delle prossime elezioni politiche”.