Arresti e sequestri, vasta operazione eseguita questa mattina a Casamicciola: gli agenti della Sezione Investigativa di Napoli del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Commissariato di Ischia, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno eseguito una ordinanza cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia, nei confronti di un imprenditore indiziato dei reati di estorsione e di illecita concorrenza con minaccia e violenza, reati aggravati dal metodo mafioso.
A spiegare i contenuti dell’indagine all’origine del provvedimento, una nota del vicario del procuratore della Repubblica di Napoli Sergio Ferrigno.
L’indagato, che secondo quanto riferito dall’Ansa, si tratterebbe di Angelo Marrazzo, “in qualità di gestore di fatto di una società esercente attività di navigazione (Traspemar srl) e, specificamente, attività di trasporto di rifiuti speciali dall’isola di Ischia alla terraferma, avrebbe intimato ad un imprenditore denunciante di utilizzare esclusivamente i traghetti della sua compagnia di navigazione, minacciando, in caso contrario, di fargli sequestrare i camion e di fargli applicare sanzioni amministrative, in modo da bloccare la sua attività imprenditoriale”. Sempre secondo quanto riferito nella nota della Procura, il Marrazzo “avrebbe inoltre compiuto atti di concorrenza illecita in danno di altre compagnie di navigazione che svolgevano la stessa attività”.
Questi atti, secondo la Procura, “sarebbero stati realizzati con modalità mafiose, in quanto l’indagato si sarebbe avvalso della forza di intimidazione derivata dall’evocata appartenenza a sodalizi di natura camorristica, in quanto si sarebbe presentato quale referente del clan Moccia sull’isola di Ischia”.
Con la stessa ordinanza è stato anche disposto il sequestro preventivo delle due motonavi della compagnia di navigazione Traspemar, la “Giuseppina I”, fermata stamani dagli uomini della polizia al suo arrivo nel porto di Casamicciola, proveniente da Pozzuoli e il “Don Angelo”, noleggiato per un servizio di trasporto marittimo di rifiuti alle isole Eolie e sequestrato in Sicilia. “Mediante l’utilizzo dei due traghetti, il Marrazzo secondo la Procura “si sarebbe di fatto assicurato il monopolio nell’attività di trasporto di rifiuti dall’isola di Ischia, trattandosi dello
strumento tramite il quale sarebbero stati realizzati gli atti di concorrenza commerciale in maniera illecita”.
Il provvedimento eseguito – chiarisce la Procura della Repubblica di Napoli nella nota – è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e, quindi, presunta innocente fino a sentenza definitiva”.


