TRASPORTI MARITTIMI. GIAQUINTO: “IL NUOVO PIANO ORARI VA RIGETTATO!”

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Contro il nuovo piano orari dei trasporti marittimi nel golfo di Napoli interviene anche il procidano Giuseppe Giaquinto:

“I sindaci di Ischia hanno chiesto la sospensione dell’iter di definizione del nuovo Piano dei Servizi Minimi di trasporto marittimo nel golfo di Napoli operativa dal 2026.

Guardate che anche per Procida il trasporto marittimo locale è un tema centrale per la vivibilità sull’ isola e per gli spostamenti fuori dall’isola. Non può essere regolamentato senza una reale fase di ascolto e condivisione con la cittadinanza, i pendolari e gli operatori coinvolti.

Eppure, a Procida cerchiamo ancora il dialogo costruttivo con la Regione quando veniamo da anni di patimenti, disservizi e trascuratezza.

Nel piano orari che partirà dal 2026 viene inserita qualche corsa aggiuntiva ma senza una reale aderenza alle necessità dell’ utenza.

Alcune corse storiche con traghetto vengono cancellate. Annullata pure qualche corsa traghetto conquistata anni addietro con la partecipazione e la mobilitazione popolare.

Qualche corsa con nave viene sostituita da corsa aliscafo con una minore sicurezza delle partenze e nessuna capacità di imbarco per veicoli e mezzi commerciali.

Pure le corse turistiche subiscono una penalizzazione a sfregio degli interessi del territorio.

Corse necessarie per i pendolari in andata e in ritorno vengono cancellate o collocate in orari che piacciono solo a loro e che mortificano chi ogni giorno è costretto a spostarsi.

Procida risulta ancora all’angolo, con un piano orario per i trasporti marittimi che – lo diciamo chiaramente – è stato redatto senza alcuna logica territoriale, né reale ascolto della comunità locale.

Si parla di un piano che riguarda la mobilità quotidiana di centinaia e centinaia di persone, residenti e turisti, e che rischia – nella forma proposta – di danneggiare gravemente l’economia e la vivibilità della nostra isola oltre che le necessità di chi per lavoro, studio o necessità varie deve spostarsi.

Il trasporto marittimo non è un optional, è diritto fondamentale per chi vive sulle isole. Chi scrive i piani a tavolino senza confrontarsi con chi vive il territorio ogni giorno, commette un errore gravissimo.

O sono abituati a muoversi con auto private o con mezzi pubblici terrestri. Oppure vogliono prenderci in giro…

Le esigenze di lavoratori, studenti, utenti dei servizi in terraferma, operatori del commercio e degli approvvigionamenti con mezzi al seguito, vengono ignorate da chi dovrebbe assicurare la necessaria mobilità via mare ad una popolazione di isolani.

Si chieda e si pretenda rispetto per la comunità’ procidana. La cortesia istituzionale non serve a nulla se dall’altra parte ci sono solo insensibilità’ e poca attenzione per il problema. Ormai il sistema trasporti marittimi nel nostro golfo, così come organizzato, non regge più.

Non c’è nulla da monitorare, bisogna intervenire. Abbiamo sopportato un sistema di trasporto marittimo legato a continui patimenti, disagi, difficoltà per poter andare a lavorare, studiare, curarci. Ora Basta!!!

I prossimi 9 anni non posso vederci ancora come cittadini di serie B.

I procidani non contano NULLA in Regione Campania. Male stavano prima, peggio rischiano di stare per il futuro. In Regione Campania la mobilità marittima per gli isolani non sanno bene cosa sia. Poco valevano prima, quasi ZERO valgono ora.

Questo piano orario per il futuro va rigettato. Non facciamoci mettere più i piedi in testa!”