Folla di turisti a Napoli ed in Campania con conseguenti lunghe file per accedere in alcuni dei principali siti culturali e naturalistici, come ad esempio Pompei. Sono stati diffusi dei video che mostrano i disagi all’accesso agli scavi nonostante siano attivi sistemi di voucher e accessi differenziati per prenotati ma che non funzionano.
“Abbiamo un indotto messo a rischio per la scarsa attenzione dimostrata e una miopia nella distribuzione degli ingressi per gli operatori accreditati che danneggia tutta la Campania – dichiarano il presidente Adv Unite, Cesare Foà, e Agostino Ingenito, coordinatore Guestitaly, associazione di tutela dei viaggiatori – a causa di un’organizzazione da migliorare. Il traffico crocieristico, ad esempio, è in difficoltà perché ha poco tempo per effettuare il tour richiesto e le persone, con il biglietto regolarmente comprato, non possono sostare in fila, sotto il sole per ore, per ritirare il ticket e poi effettuare una seconda fila per entrare senza alcun controllo. Ma i disagi si estendono anche ai turisti individuali e gruppi non organizzati. Malgrado le nostre proposte – proseguono Foà e Ingenito – di superare il limite imposto dei 20.000 accessi giornalieri, il Parco Archeologico resta sordo. Occorrono tutela e salvaguardia per questi nostri eccezionali asset culturali. Per il Parco del Vesuvio abbiamo gli stessi problemi ma in questo caso c’è un dialogo avviato. Auspichiamo l’intervento del ministro della cultura, Giuli. È essenziale – chiudono i referenti di Adv Unite e Guestitaly – introdurre un sistema di prenotazione più performante per gestire i flussi turistici, avere personale in grado di rispondere alle sollecitazioni di questi grossi flussi di gruppi ed individuali, promuovere mezzi di trasporto efficienti. Insopportabili le carenze strutturali della Circumvesuviana, come pure la gestione degli accessi di Ncc e pullman oltre che sensibilizzare i visitatori sulla conservazione delle risorse”.