TRASPORTI MARITTIMI. SI TORNA A PARLARE DI PIANO ORARI. CON I PROBLEMI DI SEMPRE…

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Una scena già vista negli anni, che si ripete ogni volta che si deve mettere mano agli orari dei collegamenti marittimi tra le isole e la terraferma…una serie di incontri, tra tecnici, funzionari, rappresentanti dei comuni e della regione, nei quali si prova a dare una risposta concreta alle reali esigenze di mobilità delle popolazioni isolane…e il risultato, degli ultimi decenni è sotto gli occhi di tutti, se i comuni continuano a ribattere sulla necessità di distribuire meglio gli orari delle partenze, semmai con un incremento di corse soprattutto negli orari ormai “scoperti”, leggi soprattutto quelli serali. A ciò si aggiunge il diritto alla mobilità per i residenti, spesse volte negato soprattutto durante il periodo di maggiore affluenza turistica e, non ultimo, la necessità ormai improcastinabile di consentire l’accesso ai mezzi di navigazione anche alle persone con difficoltà motorie. Passa in sordina il fatto di dover adeguare e modernizzare il naviglio, più volte oggetto di critiche anche sui social, mentre sono ancora troppo poche le cosiddette corse “essenziali”, cioè quelle dovute per il diritto alla mobilità e per questo garantite, anche da un prezzo residente più adeguato, rispetto alle corse “residuali”, ovvero quelle che fanno comodo agli armatori che ne dispongono anche sul prezzo, oltre che sugli orari…

Ed allora, avvicinandosi la scadenza del piano orari e dovendo tirare fuori il nuovo strumento organico dei collegamenti marittimi che entri in vigore dall’anno 2026, si moltiplicano le famose riunioni, quelle con il solito clichè di cui sopra…

Così si sono riuniti presso la sede dell’agenzia regionale Acamir tutte le parti in causa, tecnici e politici, con la guida del consigliere regionale – e per anni deus ex machina dei trasporti marittimi della regione – luca Cascone.

Durante la riunione, la Regione Campania ha illustrato le prime linee guida del piano, elaborate a seguito di una fase interlocutoria in cui i Comuni avevano trasmesso le proprie esigenze relative ai collegamenti da e per Napoli e Pozzuoli, sia per i traghetti che per gli aliscafi.

Tra i principali punti emersi:

* Aumento delle corse: Il nuovo piano prevede un incremento del 27% del numero complessivo di corse (traghetti e aliscafi).

* Razionalizzazione degli orari: Si punta a una distribuzione più equilibrata delle partenze per evitare sovrapposizioni.

* Equilibrio tra scali: Maggiore bilanciamento delle corse, con particolare attenzione allo scalo di Casamicciola per il trasporto pesante.

* Biglietto integrato: In caso di perdita del mezzo, sarà possibile utilizzare il biglietto con un’altra compagnia senza costi aggiuntivi.

È stata inoltre richiesta dai comuni la documentazione cartacea dettagliata del piano, per consentire un’analisi approfondita. Le amministrazioni comunali si sono impegnate a trasmettere alla Regione Campania le proprie controdeduzioni formali entro dieci giorni.