La Squadra Mobile di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di otto persone accusate di reati gravi, tra cui associazione mafiosa, omicidio, occultamento di cadavere, traffico di stupefacenti, estorsione e riciclaggio.
L’indagine ha riguardato il cartello camorristico dell’Alleanza di Secondigliano , composto dai clan Licciardi, Contini e Mallardo, con particolare attenzione al gruppo del “Rione Don Guanella” diretto da Bruno Antonio.
Le investigazioni hanno ricostruito l’omicidio di Domenico Gargiulo , affiliato al clan Sautto-Ciccarelli, ucciso nel settembre 2019. Gargiulo, soprannominato “Sic e Penniell”, era stato coinvolto in faide tra clan rivali e scampato a diversi agguati prima di essere ucciso. Il suo corpo fu occultato nel bagagliaio di un’auto rubata.
Il clan Licciardi, oltre a gestire piazze di spaccio e traffico di stupefacenti, controllava il mercato dei veicoli rubati, utilizzando il sistema del “cavallo di ritorno” per restituire i mezzi dietro compenso. Le perquisizioni hanno confermato la disponibilità di armi da fuoco utilizzate per intimidazioni e scontri con gruppi rivali.
Le misure cautelari sono state eseguite in fase di indagini preliminari, e i destinatari sono considerati innocenti fino a sentenza definitiva.