MONTE FAITO. QUATTRO MORTI E UN FERITO NELLA TRAGEDIA DELLA FUNIVIA: LA PROCURA APRE UN FASCICOLO PER OMICIDIO COLPOSO PLURIMO E DISASTRO COLPOSO

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Quattro morti e un ferito grave attualmente sedato, intubato e in prognosi riservata all’ospedale del Mare. E’ questo il bilancio dell’incidente del monte Faito che ieri pomeriggio ha sconvolto la Campania e l’Italia intera. In un primo momento, quando si è accertata la rottura del cavo di trazione della funivia, aveva solo illuso i presenti il sospiro di sollievo tirato grazie ai soccorsi tempestivi che hanno tratto in salvo, una alla volta, le 16 persone rimaste bloccate nella cabina a valle. Poco dopo è emersa la più triste verità: non si è attivato il freno di emergenza della cabina a monte che è precipitata nel vuoto, forse schiantandosi contro un pilone di sostegno dell’impianto. A perdere la vita l’operatore di bordo dell’Eav, una coppia di turisti inglesi e una donna israeliana accompagnata da un uomo, connazionale, che sopravvive e viene trasportato in condizioni critiche a Ponticelli con l’elicottero. Una tragedia enorme, tra le più grandi in Campania negli ultimi vent’anni. Ne parla da Washington anche la premier Giorgia Meloni che esprime il cordoglio alle vittime. Fanno da eco in Italia il presidente del Senato, La Russa, e vari membri del Governo. Sgomento e incredulità per un incidente in una struttura che appena 7 giorni prima aveva riaperto i battenti inaugurando la stagione turistica. Tutto l’impianto è adesso sequestrato per decisione della Procura di Torre Annunziata che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Nunzio Fragliasso, affiancato dal sostituto Giuliano Schioppi e dall’aggiunto Giovanni Clienti, dovranno far luce sull’episodio rispondendo ad alcuni grandi punti interrogativi. Perché la funivia era in funzione nonostante il vento forte? E’ vero che poco prima della tragedia c’era già stato un guasto all’impianto? Sulla seconda domanda il prefetto di Napoli, Michele di Bari, risponde spiegando di non avere avuto notizia di problemi tecnici. Poi si dice fiducioso nelle risposte che arriveranno dall’inchiesta. Anche il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, chiede “chiarezza a accertamenti celeri”, mentre il numero uno di Eav, Umberto De Gregorio, parla di “tragedia imprevedibile e inimmaginabile” e garantisce che sarà sciolto ogni dubbio. Arrivato tempestivamente sul posto, il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, proclama il lutto cittadino e risponde alle domande della stampa. “E’ una tragedia enorme che colpisce tutta la collettività, non solo quella stabiese: è una tragedia di rango internazionale perché le vittime sono turisti stranieri che avevano scelto le nostre bellissime zone come luogo di vacanza” sottolinea Vicinanza che racconta le prime ore dopo l’incidente avvenuto intorno alle 15,30: “Con il procuratore capo di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, abbiamo sperato per parecchio tempo che la cabina sulla montagna fosse rimasta sospesa al filo, poi sono passati minuti e ore ed è venuta fuori la realtà” afferma Vicinanza che spiega anche lui ai giornalisti di non aver ricevuto alcuna comunicazione di un guasto sulla funivia precedente all’incidente. “Sicuramente ci saranno tutti i controlli, ci sarà l’inchiesta della magistratura e verranno sequestrati gli impianti oggetto dell’incidente – aggiunge il sindaco di Castellammare -. E’ fondamentale – conclude – che venga accertata con chiarezza la dinamica della tragedia e le responsabilità”.