La sfida avviene sulle strade e… è un attimo. Avviene negli ospedali quando la notizia del male invincibile fa crollare tutto.
La sfida è per tutte le età, i luoghi, le nazioni, le razze.
La sfida è sugli aerei.
Nei sussulti dei vulcani e dei terremoti.
La sfida è per i giovani in tuta mimetica.
Nelle infinite guerre che,
in tutta la storia, l’uomo non riesce a disimparare.
È negli agguati.
Negli attimi che non ci appartengono.
La sfida è anche per i bimbi: nella fame, nelle violenze,
negli abbandoni, nelle guerre.
E poi… quanti viventi-morenti “trascinano” una vita senza vita
e quanti condannati, invece, darebbero l’impossibile per vivere? Depressi, stressati, anoressici.
Creature desiderose di farla finita,
senza voglia di vivere.
Distruzioni di amori, di coppia,
disgregazioni di famiglie.
Bimbi impotenti di fronte
alle adolescenzialità dei genitori.
Mass – media icone abituali della morte.
Popoli trasmigranti a rischio continuo e costretti a una sub-vita.
Siamo vivi o siamo sotto livelli di vita inaccettabili?
Dall’altra parte la morte sembra ridere, farsi beffe di tutti, affermarsi.
Ma la morte più terribile è quella delle menti, dei cuori.
Invisibile, ma fortemente presente, questa morte è quella che Cristo
è venuto a sconfiggere per chi crede in Lui e nel suo Evangelium Vitae. La sfida è vinta dalla vita e un “si” è decisivo.
Lui rialza perdonando.
Lui innalza gli umili e abbatte i potenti.
Cristo è il capofila della lotta continua contro ogni tipo di morte.
Noi uomini del terzo millennio,
che abbiamo trasformato ogni campo della vita in un campo di battaglia, sappiamo con Chi tutto è possibile.
Perché senza di Lui non possiamo fare nulla.
A Cristo non è bastato vincere o autocelebrarsi.
Lui ha consegnato a noi tutta la Sua lotta, perché diventiamo certi
di poter vincere in Lui, con Lui e per Lui.
Accettiamo e accogliamo la sfida.
Buona Pasqua.
di Antimo Puca