In 26 anni, la Campania ha registrato 117.919 illeciti ambientali, pari al 15% del totale nazionale, secondo il Rapporto Ecomafia di Legambiente. Un reato ogni 2 ore, con 98.587 persone denunciate, 33.960 sequestri e 230 clan coinvolti. Napoli è la provincia più colpita con 23.979 reati, seguita da Salerno e Avellino. Nel ciclo illegale dei rifiuti, la Campania detiene il primato con 22.400 reati e 8.850.930 tonnellate di rifiuti sequestrate.
La “Terra dei Fuochi” è stata al centro del dibattito, anche alla luce della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che impone misure urgenti per bonificare l’area. Legambiente ha chiesto la creazione di un fondo straordinario e un’Autorità indipendente di controllo. Nella “cemento connection”, invece, si contano 30.177 reati legati all’abusivismo edilizio e appalti illeciti. La Procura di Napoli e il Commissario Vadalà hanno evidenziato l’impegno nelle demolizioni e nella perimetrazione delle aree da bonificare, come quella di Giugliano. Serve una collaborazione tra Stato, Regione e enti locali per avviare una nuova stagione di ecogiustizia.