Vito Iacono, il giorno dopo la protesta per la mensa del Balsofiore e poche ore dopo la telefonata in viva voce del sindaco Stani Verde ai genitori esprime il suo sconforto: “tanti, tantissimi genitori, troppi, privilegiano dinamiche di complicità, di compiacenza, di silenzi conniventi. Veramente una grande tristezza!!!”
Questo l’intervento integrale di Vito Iacono:
Ancora una volta calpestata la dignità e l’orgoglio di genitori che, vittime delle proprie fragilità e paure, consentono una paradossale telefonata in vivavoce del primo cittadino che da papà avrebbe consigliato almeno di provare il servizio mensa, illegalmente venduto ad € 6,24, a spese di tutti i contribuenti, anche quelli che non usufruiscono del servizio e quelli che per motivi reddituali lo pagano anche di più dovendo pagare il proprio ticket e concorrere a pagare quello di chi gode del contributo del comune, che non conia monete, e poi da sindaco, sempre a viva voce, avrebbe altresì dichiarato che la mensa non è obbligatoria ed avrebbe invitato la preside a favorire la pratica del rientro.
Se la mensa non è obbligatoria il sindaco invece di spacciare per favore un diritto doveva pretendere il rispetto del dettato normativo e regolamentare in materia di rientri, ma anche di autorefezione, fino a prevedere la sospensione del servizio laddove l’istituzione scolastica operava contra legem evitando di riconoscere al dirigente scolastico un potere discrezionale che non ha, almeno per un servizio che eroga il comune!!!
Non risulta che nessuno abbia chiesto dove fosse ieri quando venivano mortificati diritti e libertà e bambini usciivano in lacrime dalla scuola, non risulta che abbia spiegato il perché il comune abbia consentito che con una delibera di consiglio di istituto, che di fatto smentisce quella di consiglio comunale, mortificando la massima istituzione democratica del nostro paese, già umiliata per ragioni di affari economici visto che la mensa costa oltre il 20% in più di quanto stabilito, non ha spiegato come sia possibile tenere in classe per 8 ore i bambini perché in quella scuola, anche per sue responsabilità, non si fa attività motoria, che vale quanto e più l’educazione alimentare, che le nostre mamme sanno fare benissimo anche a casa, che in quella scuola non ci sono laboratori, che quella scuola è un cantiere, ancorché sospeso, ma è un cantiere e non ci sono le condizioni minime per restare li per 8 ore.
Ma tanti, tantissimi genitori, troppi, privilegiano altre dinamiche di complicità, di compiacenza, di silenzi conniventi.
Veramente una grande tristezza!!!
E così non mi resta di invitare tutti i cittadini, per un principio di uguaglianza, laddove lo ritenessero, a formulare richiesta di rientro ed evocare lo stesso diritto di cui hanno goduto i genitori in data odierna.
Per chi ha ritenuto di ascoltare il consiglio e di provare il servizio mensa utilizzando i propri figli come cavie, perchè ha ritenuto che il consiglio del primo cittadino/papà fosse più credibile delle proprie coscienze, delle proprie valutazioni e libere scelte operate fino a poche ore prima, delle proprie battaglie, auguro le migliori fortune, ovviamente sempre nell’interesse superiore dei bambini.
Mi preme dire però che dietro tutto questo ci sono affari, clientele e che la libertà, i diritti, la democrazia, è tutt’altro, anche e soprattutto a Forio e vale la pena lottare per tutto questo, comunque!