Dopo le recenti notizie di stampa in base alle quali l’ormai ex assessore procidano Antonio Carannante (nella foto) si sarebbe dimesso in seguito ad una condanna ricevuta, arrivano le prime parole dell’interessato, che ha scelto di affidarle ad un post su Facebook. Nel post, Carannante definisce l’accaduto come una vicenda che attiene solo alla sua vita personale e alla sua professione di avvocato e parla della condanna come qualcosa da rispettare anche se afferma di non condividere la scelta fatta dai giudici della Cassazione.
Di seguito il post di Antonio Carannante
In riferimento alla grande attenzione che a quanto pare hanno destato le mie dimissioni, ribadisco che si tratta di una vicenda giudiziaria che mi ha coinvolto come libero professionista e che pertanto ho sempre considerato, e considero, “personale”. Del resto sin da quando venni eletto nel 2015 ho sempre tenuto distinta la mia vita pubblica da quella privata, finanche con l’apertura di un apposito profilo Facebook riguardante esclusivamente la mia attività politica-amministrativa. Si tratta di un giudizio secondo cui avrei tentato, nell’ambito di una trattativa per mere questioni di vicinato, di far conseguire un profitto, ritenuto ingiusto, a una mia cliente. Un giudizio che tra cambi di accusa, assoluzione piena in Tribunale passando per il Sostituto Procuratore Generale della Cassazione (cioè chi sostiene la pubblica accusa) che ha chiesto di accogliere la mia difesa, ha poi avuto un esito per me sfavorevole e per il quale non lascerò nulla di intentato. Un esito che dopo la sua pubblicazione ho comunicato al Sindaco per poi dimettermi e che, per la mia esperienza professionale e senso civico, rispetto ma non condivido affatto.
Per le persone che mi stimano e che hanno riposto fiducia in me, e che potessero avere dubbi per quanto sopra, resto ovviamente a disposizione per fornire qualsiasi elemento utile a maturare un personale giudizio