PORTO LACCO AMENO. AVV.CALISE: “PERRELLA VITTIMA DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA”

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Sul rinvio a giudizio disposto dal Pm Vanacore a carico di Giuseppe Perrella, amministratore della Marina del Capitello, con l’accusa di occupazione abusiva del porto turistico di Lacco Ameno, interviene l’avvocato Michele Calise, difensore di Perrella:

“Il dott. Perrella ha occupato l’area demaniale del porto di Lacco Ameno in virtù di un contratto e di una concessione demaniale, rispettivamente stipulato e rilasciata dal Comune”, sottolinea l’avvocato Calise.

“Il rapporto con l’ente si è incrinato molto dopo, nel 2021 e, da quel momento è insorta una diatriba tra le parti che ha conosciuto diverse fasi giudiziarie.

Perrella ha sempre avuto ragione rispetto al rinnovo del suo titolo concessorio disposto dalla legge che ha rinnovato di anno in anno tutte le concessioni demaniali. Tutte le Autorità Giudiziarie investite dalla questione hanno confermato la validità del suo titolo e la correttezza del suo agire.

Solo di recente, ossia nel marzo 2024, la Procura di Napoli ha ritenuto scaduto il titolo concessorio che legittimava Parrella e ha richiesto il sequestro dell’area. Di conseguenza, ha disposto la citazione a giudizio dell’amministratore di Marina del Capitello.

Tuttavia bisogna subito evidenziare che Perrella ha occupato l’area portuale in perfetta buona fede, rispettando la normativa italiana, che per la Procura di Napoli è in contrasto con quella comunitaria.

Per questo ritengo che Perrella sia una vittima della legislazione italiana e non un imprenditore che ha agito contra legem.”